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CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – La Fondazione Giglio di Cefalù ha presentato la sua nuova Breast Unit, l’unità di senologia multidisciplinare che prende in carico la paziente dalla fase della diagnosi alla terapia chirurgica, medica-oncologica, radioterapica, alla riabilitazione, al follow up, sino alla fase delle cure palliative. Si tratta di un modello organizzativo composto da specialisti delle unità operative di radiologia, chirurgia, oncologia medica, anatomia patologica, medicina nucleare, psicologia clinica e fisiatria che si avvale della collaborazione esterna di specialisti di chirurgia plastica e dei medici di radioterapia nonchè della consulenza del centro di genetica per le pazienti a rischio per il tumore della mammella e dell’ovaio.
“Da due anni – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, presentando la struttura – lavoriamo sul modello di sviluppo e di organizzazione della breast unit, ovvero una unità di senologia dove la paziente viene condotta per mano dalla diagnosi alla cura”.
Presentato anche un nuovo mammografo digitale Selenia Dimensions che consente la ricostruzione delle immagini volumetriche tridimensionali della mammella con una più agevole identificazione delle lesioni espansive e in grado di effettuare l’esame mammografico anche con la somministrazione del mezzo di contrasto.
“La mammografia con mezzo di contrasto – ha sottolineato il responsabile della Breast Unit, Ildebrando D’Angelo – ha una sensibilità pari a quella della risonanza magnetica mammaria con una specificità pari o superiore alla stessa. Ci permette di fare delle valutazioni aggiuntive soprattutto in quei pazienti che soffrono di claustrofobia o obesi con difficoltà a sottoporsi alla RM”.
L’apparecchiatura sarà ampliata, entro febbraio, con un sistema di biopsia stereotassico della mammella col tavolo per le biopsie in posizione prona.
“Il tavolo per le biopsie stereotassiche – ha spiegato D’Angelo – ci permetterà di poter effettuare sia la parte diagnostica che terapeutica su lesioni non palpabili quali esempio le microcalcificazioni difficilmente rintracciabili con la sola ecografia o di realizzare un più corretto centraggio pre-operatorio delle lesioni non palpabili”.
(ITALPRESS).


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