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Prosegue in regione la crescita delle imprese estere
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Samaritani Andrea

Al 31 marzo 2023 le imprese straniere attive in Emilia-Romagna hanno raggiunto quota 54.730 pari al 13,8 per cento del totale delle imprese regionali e rispetto a dodici mesi prima sono aumentate di 745 unità (+1,4 per cento), anche se con un sensibile rallentamento della loro rapida crescita precedente. Si tratta infatti del ritmo di crescita più contenuto rilevato dall’inizio della rilevazione ormai oltre 10 anni fa. Al contrario, nonostante la ripresa tuttora in corso, le imprese non straniere non hanno potuto evitare che la loro tendenza alla riduzione subisse un’ulteriore accelerazione con la diminuzione più rapida dall’inizio del 2015 (-1,6 per cento, -5.632 imprese). La crescita delle imprese di nati all’estero ha quindi sensibilmente contenuto la tendenza alla riduzione della base imprenditoriale regionale. Le imprese di stranieri cinque anni fa erano 47.236 pari alI’11,7 per cento del totale delle imprese regionali e da allora sono aumentate del 15,9 per cento. Al contrario le imprese non straniere regionali in questi ultimi cinque anni si sono ridotte del 4,2 per cento. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Le imprese femminili straniere sono risultate in continuo aumento dall’inizio della rilevazione anche se nel trimestre in esame ha trovato conferma un rallentamento della loro precedente forte tendenza alla crescita (+2,3 per cento, +276 imprese) che le ha portate a quota 12.531 pari al 22,9 delle imprese straniere dell’Emilia-Romagna. Al contrario, sempre a fine marzo scorso, le imprese giovanili straniere sono risultate 7.615 pari al 13,9 delle imprese straniere dell’Emilia-Romagna. Nell’ultimo anno la crescita tendenziale delle imprese giovanili straniere ha sensibilmente accelerato (+2,7 per cento, +197 imprese). Ma per le imprese di stranieri il vero traino alla crescita deriva da quelle non femminili e non giovanili.

I settori di attività economica.
La tendenza alla crescita delle imprese straniere non ha caratterizzato tutti i macrosettori di attività economica. È stata particolarmente rapida nei servizi diversi dal commercio (+3,6 per cento) e ha ricevuto l’apporto maggiore dalle costruzioni (+2,3 per cento, +451 unità), anche se il più elevato tasso di crescita delle imprese di nati all’estero si è confermato quello dell’agricoltura (+4,7 per cento). Al contrario le imprese di stranieri hanno avuto una decisa flessione nell’industria (-3,0 per cento) e hanno interrotto la precedente tendenza positiva con una leggera flessione nel commercio (-0,5 per cento, -59 unità). La consistenza delle imprese non straniere invece si è ridotta in tutti i macrosettori sia pure in modo non omogeneo, ma particolarmente nel commercio.

La forma giuridica.
L’evoluzione della consistenza delle imprese straniere si è tradotta ancora in una decisa crescita delle società di capitale (+12,7 per cento, +958 unità) contrapposta a una leggera flessione delle ditte individuali (-169 unità, pari a un -0,4 per cento), a una più rapida riduzione delle società di persone (-1,2 per cento) e a una flessione di cooperative e consorzi (-0,6 per cento).


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