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I cittadini di Grizzana Morandi sono stanchi di file chilometriche per accedere ai servizi postali. È quanto denuncia Franco Rubini, sindaco di Grizzana Morandi, che sottolinea come oltre tutto vedere tante persone in coda, spesso anziane, non è affatto rassicurante dal punto di vista della prevenzione della diffusione del coronavirus.

«Abbiamo pazientemente atteso la riapertura a pieno regime dell’ufficio postale del capoluogo, come tutti» spiega il primo cittadino. «Ci sono stati momenti difficili durante il lock-down e li comprendiamo, ma stiamo ricevendo sempre più sollecitazioni da parte dei cittadini che sono stanchi che l’ufficio del capoluogo continui a essere aperto a giorni alterni, con le inevitabili lungaggini e assembramenti che si creano quando è aperto».

Il Comune di Grizzana Morandi è uno tra i più estesi dell’Appennino bolognese: ma mentre l’ufficio di Pioppe di Salvaro, nella valle del Reno, è tornato alle aperture abituali e quello a Pian di Setta, sul versante del Setta, ha mantenuto l’apertura settimanale (di per sé insufficiente), è proprio l’ufficio centrale a rimanere chiuso tre giorni alla settimana. E così, anziché essere aperto tutte le mattine dal lunedì al sabato, l’ufficio è accessibile solo il martedì e il giovedì dalle 8,20 alle 13,45 e il sabato mattina dalle 8,20 alle 12,45.

Il sindaco si è ovviamente rivolto alla dirigenza locale di Poste Italiane, che però allarga le braccia dichiarando la propria impotenza rispetto a scelte che vengono dalla direzione centrale. Scelte che l’amministrazione comunale spera possano essere urgentemente riviste.

 


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