Ora in onda:
____________

GRAZ (AUSTRIA) (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a scardinare lo 0-0 contro lo Sturm Graz, nella sfida del girone F di Europa League, fondamentale per le sorti della classifica biancoceleste. In Austria la squadra di Sarri non riscatta la figuraccia in Danimarca dell’ultima uscita europea e si complica la vita per la qualificazione.
Nonostante il poco turnover (solo tre cambi tra i titolari), la Lazio fatica sin dall’inizio della partita, che forse non si aspettava così difficile. Ha un’occasione, dopo un quarto d’ora, con Luis Alberto ma il salvataggio di Dante vale un gol. Lo Sturm Graz parte con l’acceleratore pigiato, colleziona palle gol. Per ben tre volte su quattro sarà provvidenziale Provedel con le sue parate: devia in angolo il destro a giro di Boving, respinge con i pugni il colpo di testa di Ajeti e sfodera i guantoni sulla conclusione di Stankovic. I biancocelesti non sono mai pericolosi e non riescono a giocare come vorrebbero per tutto il primo tempo.
Il copione non cambia nella ripresa, nonostante le sostituzioni: fuori gli spenti Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, dentro Vecino e Zaccagni che provano a svegliare la Lazio, specialmente l’esterno con un bel sinistro. Gli austriaci però continuano ad avvicinarsi più volte al gol: ancora Boving murato da Provedel, il destro di Horvat stoppato da Cataldi. I biancocelesti si illudono di dare una svolta alla gara all’80’ quando a Immobile viene annullata la rete dello 0-1 per un fuorigioco millimetrico dopo l’intervento del Var. Nel finale tutto sembra volgere a favore della squadra di Sarri: Gazibegovic prende il secondo giallo e lascia lo Sturm Graz in inferiorità numerica negli ultimi dieci minuti di fuoco. Tutti all’attacco, fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero. Ma la Lazio si deve accontentare di un solo punto e ora non potrà più sbagliare nelle ultime tre partite del girone.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).


Previous articleUcraina, Razov “La Russia è per cessate il fuoco, Zelensky no”
Next articleEnergia, per il riscaldamento un grado e 15 giorni in meno