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Venerdì scorso i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno arrestato due persone del luogo, responsabili di tentata truffa in concorso.
Durante uno specifico servizio predisposto dalla Compagnia sassolese per la prevenzione e il contrasto delle truffe e altri reati predatori, i militari si sono insospettiti di due giovani che, entrando in un contesto condominiale, si erano attaccati al petto dei cartellino di riconoscimento quali tecnici di una società di erogazione di servizi pubblici.

Seguiti dai Carabinieri in modo discreto, sono stati notati parlare insistentemente con un’anziana signora chiedendogli di poter verificare e sostituire il contatore del gas in quanto erano stati segnalati dei guasti. L’anziana signora, un po’ smarrita, in un primo momento ha risposto che non aveva notato alcun guasto per poi, alle successive insistenze, permettere comunque ai due di entrare.
Come in diverse altre circostanze e con la scusa di dover riparare la caldaia, hanno cercato di convincere l’anziana signora a riporre tutti gli oggetti in oro o denaro, valori che poi, evidentemente, avrebbero portato via.

L’intervento dei Carabinieri è scattato immediatamente, durante il quale uno dei due finti operatori ha anche tentato la fuga venendo subito acciuffato e bloccato.
I due, un 22enne di origini marocchine e 38enne sassolese, entrambi con precedenti di polizia, sono stati arrestati con l’accusa di tentata truffa e condotti oggi al processo per direttissima.

I Carabinieri, ricordando le diverse campagne informative e le altre iniziative volte alla prevenzione delle truffe agli anziani recentemente condotte su tutto il territorio provinciale anche dalle altre Forze di Polizia sotto il coordinamento dalla locale Prefettura, sottolineano, nel caso si dovessero presentare a casa dei sospetti operatori di aziende che erogano servizi pubblici o che intervengono senza precedente richiesta per sistemazione di caldaie, contatori o perdite gas, quanto sia importante evitare di farli entrare in casa, informando subito il 112.


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