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Ha pubblicato una inserzione sul web per vendere un computer portatile, ma anziché ricevere i 500 euro pattuiti si è ritrovato il conto svuotato di oltre 1.200 euro. E’ stata contattato da un sedicente acquirente che, oltre a mostrarsi interessato all’acquisto, si è detto disponibile per effettuare immediatamente il pagamento con la modalità della ricarica del conto attraverso l’utilizzo del postamat. In contatto telefonico con l’acquirente la vittima, una 37enne reggiana, su indicazione dell’interlocutore effettuava l’operazione ma anziché ritrovarsi accreditati i 500 euro si vedeva il conto alleggerito dei primi 452 euro. Tranquillizzata, veniva invitata ripetere l’operazione per aggiustare il tutto cosa che avveniva altre tre volte sino a ritrovarsi il conto svuotato di ben 1.208  euro. Le operazioni che via telefono gli spiegava l’interlocutore avevano ricaricato la postepay dello stesso e di un suo complice. A questo punto non riceveva più alcuna indicazione avendo il falso acquirente chiuso la conversazione.

Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro, la 37enne si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza formalizzando la relativa denuncia per truffa. I militari, avviavano quindi le indagini. Dopo una serie di riscontri i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato, un 55enne napoletano residente a Milano e con a carico specifici precedenti di polizia e di un suo complice, un 50enne romano che aveva ricevuto sulla sua postepay parte dei soldi. Nei confronti dei due venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di concorso in truffa, per le cui ipotesi di reato venivano denunciati alla Procura reggiana.


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