Nell’aprile 2017 si è reso responsabile, nel territorio di Parma, del reato di rapina impropria ai danni di un esercizio commerciale. Dopo la denuncia presentata dal responsabile dell’esercizio, i carabinieri davano avvio alle indagini acquisendo elementi di presunta responsabilità nei confronti dell’uomo, oggi 34enne, che veniva denunciato per il reato di rapina impropria. A seguito dell’iter processuale, con sentenza divenuta definitiva nel novembre 2025, la suprema corte di cassazione (dichiarando l’inammissibilità del ricorso) lo condannava alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione e al pagamento della multa di 300 euro.
Alla luce di tale provvedimento, il 4 dicembre 2025, la Procura della Repubblica presso il tribunale Ordinario di Parma disponeva la carcerazione del condannato per l’espiazione della pena di anni 1 e 4 mesi. Il provvedimento restrittivo, trasmesso ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza per l’esecuzione, ha visto i militari rintracciare l’uomo che, una volta arrestato è stato condotto in carcere.

