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Salute e sicurezza sul lavoro: rinnovato il Protocollo Quadro di Intesa per il settore artigianatoRinnovato, con la firma di questa mattina in viale Aldo Moro a Bologna, il Protocollo Quadro di Intesa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori dell’artigianato.

A siglarlo la Regione Emilia-Romagna, OPRA Emilia-Romagna (Organismo Paritetico Regionale per l’Artigianato) ed EBER (Ente bilaterale Emilia-Romagna); di durata quinquennale, l’accordo rientra nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 (PRP), lo strumento di riferimento per le politiche regionali finalizzate alla salvaguardia della salute dei cittadini e alla promozione di buone pratiche di prevenzione.

Il protocollo, trasversale rispetto ai diversi programmi del Piano, intende rafforzare, attraverso l’azione del Comitato Regionale di Coordinamento – composto da rappresentanti delle istituzioni e degli enti e associazioni datoriali e sindacali che si occupano a vario titolo di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro – il coordinamento tra istituzioni e partenariato economico e sociale: obiettivo comune è quello di assicurare la promozione di programmi di prevenzione diretti ai lavoratori e alle imprese artigiane. Con lo scopo di rafforzare, grazie alla sinergia di tutti i soggetti coinvolti, l’informazione e la consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.

A firmare il documento l’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini, Adonella Monari, presidente di OPRA e Barbara Maccato, presidente di EBER.

“Il Protocollo che oggi rinnoviamo- afferma Donini- è un esempio virtuoso di come il raggiungimento degli obiettivi sanitari si possa e si debba ottenere grazie al contributo di tutti i soggetti coinvolti, in un’ottica di collaborazione. Questo approccio intersettoriale aumenta l’efficacia delle politiche sanitarie e aiuta a considerare la riduzione del rischio di incidenti sul lavoro e l’insorgere di malattie professionali un compito condiviso. Un metodo che si basa sulla partecipazione è decisivo per favorire la crescita di una cultura della sicurezza sul lavoro”.

Gli impegni previsti

I firmatari, all’interno del Comitato Regionale di Coordinamento si impegnano a favorire azioni di supporto ai lavoratori, alle imprese artigiane e ai rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza aziendali (Rsl)  e territoriali (Rlst) dirette a realizzare i programmi del Piano regionale di prevenzione 2021-2025. Molteplici le finalità: tutelare e promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro; prevenire gli infortuni e le malattie professionali per comparto produttivo e per tipo di rischio; attuare i progetti del PRP indirizzati alla promozione della salute e all’invecchiamento attivo al lavoro; realizzare piani mirati di prevenzione che riguarderanno anche la sicurezza di macchine, attrezzature, impianti e trasporti professionali e non professionali; riservare attenzione alla salute e alla sicurezza in ambito scolastico, dedicando particolare impegno alla formazione e alla sicurezza degli studenti, soprattutto nei Percorsi per le Competenze trasversali per l’orientamento (ex alternanza scuola/lavoro).

Il protocollo prevede il supporto a programmi di formazione sul ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza e per la Sicurezza territoriali nell’ambito della bilateralità del settore artigiano, in particolare a definire azioni comuni di informazione e formazione dirette ai Coordinatori dell’Artigianato (OPTA) e agli Rlst dell’OPRA.

Nel documento anche l’impegno a programmare e sostenere, a livello locale, iniziative di diffusione della cultura della legalità, della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

In considerazione dei risultati positivi raggiunti con i prodotti informativi riuniti nella raccolta “Impresa sicura”, i sottoscrittori si impegnano a proseguire la collaborazione finalizzata all’aggiornamento o alla realizzazione di nuovi materiali diretti alla promozione della cultura della sicurezza e a favorire la loro diffusione.

L’accordo istituisce, all’interno del Comitato Regionale di Coordinamento, un Gruppo di Coordinamento, composto sulla base delle designazioni espresse dai firmatari, che dovrà programmare le attività e monitorare la loro realizzazione.


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