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La procedura di assegnazione dei primi lavori di ripristino del ponte Samone parte oggi, lunedì 28 dicembre, come annunciato nei giorni scorsi dai tecnici della Provincia di Modena, in modo tale da consentire l’avvio dei lavori nel mese di gennaio 2021.

Il nuovo cedimento del ponte Samone di giovedì 24 dicembre, lungo la strada provinciale 26, chiuso dal 6 dicembre per i danni a una pila, provocati dalla piena del fiume Panaro, non ha modificato il cronoprogramma dei lavori previsti dalla Provincia a partire dal mese di gennaio, prevedendo oltre al ripristino della pila danneggiata, anche la ricostruzione delle arcate.

Durante il Consiglio provinciale di lunedì 28 dicembre, i tecnici della Provincia hanno confermato che per recuperare la struttura saranno necessari oltre 750 mila e che i tempi di esecuzione saranno di quattro mesi.

La prima operazione necessaria per l’avvio del cantiere, è la deviazione del corso del fiume Panaro, in modo tale da consentire il consolidamento della fondazione del ponte e la successiva ricostruzione della pila danneggiata dalla piena.

In una seconda fase si interverrà con un ulteriore intervento di manutenzione sulle altre quattro pile, dal costo di circa 700 mila euro, per il quale sono già state avviate le procedure per il finanziamento da parte della Protezione civile regionale.

L’infrastruttura sul fiume Panaro fu realizzata dalla Provincia nel 1947 sulle pile del ponte ottocentesco, distrutto durante le guerra, ed entrato in servizio solo agli inizi del secolo scorso, quando venne finalmente aperta la strada Gainazzo-Ponte di Samone-Castagneto di Pavullo, diventata provinciale nel 1960.

Il ponte  è  lungo oltre 100 metri con sei campate,  è costruito in calcestruzzo con murature e rostri circolari in pietra lavorata.

 


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