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Rio Saliceto: minaccia di morte un uomo che lo richiama per le deiezioni del suo caneUn diverbio nato a seguito della mancata raccolta delle deiezioni di un cane, ha visto un giovane rincorrere e minacciare di morte un 56enne reggiano che fortunatamente è riuscito a rifugiarsi dentro casa prima che il ragazzo, entrato nel cortile dell’abitazione della vittima, riuscisse a raggiungerlo per mettere in atto i suoi intenti. Per questi motivi con le accuse di minaccia aggravata e violazione di domicilio i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 23enne residente in un comune della bassa reggiana.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Campagnola Emilia, nella tarda mattinata dello scorso 14 agosto, un giovane passeggiava con il suo cane quando giunto nei presso dell’abitazione della vittima, dopo che il suo cane produceva deiezioni, si allontanava senza raccoglierle. Una volta richiamato dalla vittima che invitava il giovane a raccogliere quanto lasciato dal suo cane, il 23enne si alterava e dopo aver lanciato alcuni sassi all’indirizzo dell’uomo lo inseguiva minacciosamente urlando “Ti ammazzo, ti taglio il collo” e offese di varia natura. La vittima, impaurito per la sproporzionata reazione, si dava alla fuga inseguito dal giovane che tuttavia non riusciva a raggiungerlo in quanto l’uomo riusciva a trovare rifugio dentro casa evitando lo scontro con il ragazzo, che pur di cercare di prenderlo entrava nel cortile dell’abitazione della controparte per poi allontanarsi.

Scosso per l’accaduto il 56enne si presentava ai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia raccontando quanto era successo. Formalizzata la denuncia, i carabinieri davano avvio alle indagini, che supportate anche dalle precise indicazioni fornite dal denunciante riuscivano a identificare il giovane in un 23enne residente in un comune della bassa reggiana, che alla luce dei fatti veniva denunciato alla Procura della Repubblica preso il tribunale di Reggio Emilia.

 


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