“Il bilancio 2026 della Regione è una manovra espansiva. Nonostante il taglio dello Stato, nessun arretramento: confermiamo tutte le previsioni della precedente finanziaria continuando a investire su sanità pubblica, non autosufficienza e sicurezza del territorio, avviando al contempo una nuova fase di rilancio degli investimenti pubblici e privati”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi, sintetizzano il progetto di legge del bilancio di previsione 2026-2028 varato dalla Giunta: la manovra, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa entro la fine del mese di dicembre.
Una manovra finanziaria regionale complessiva da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi per la sanità a cui, a partire da quest’anno, sarà garantito un contributo strutturale di risorse regionali pari ad almeno 200 milioni di euro.
Nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni, a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica (che sale complessivamente a 91,7 milioni di euro per il 2026), entrerà in funzione dal 1^ gennaio una prima riduzione della maggiorazione Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28mila ai 50mila euro), che passerà quindi dall’attuale 1,70% a 1,55%, cui ne seguirà un’ulteriore per l’anno di imposta 2027, con la maggiorazione regionale che scenderà ulteriormente a 1,40%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata al 2,10% anche il prossimo triennio.
Al contempo, in forza della manovra fiscale dell’anno 2025, sono assicurate maggiori entrate all’Ente per circa 400 milioni di euro che permettono di sostenere quelle politiche individuate dalla Giunta come prioritarie; tra queste la messa in sicurezza della sanità pubblica e universalistica, assicurando alle Aziende sanitarie un contributo significativo con mezzi regionali; il rafforzamento strutturale dei servizi per la non autosufficienza, la sicurezza del territorio, le politiche per la casa e il sostegno al trasporto pubblico locale a fronte dei tagli apportati al Fondo nazionale dal bilancio dello Stato.
Nella fase di conclusione del Pnrr e in un quadro ancora di incertezza rispetto al futuro delle Politiche di coesione post 2027, con questo bilancio la Giunta avvia inoltre una propria strategia di rilancio degli investimenti pubblici e privati. Dopo anni di progressiva riduzione del proprio indebitamento, grazie anche a una buona disponibilità di cassa, è oggi possibile incrementare la mole di investimenti da 300 a 360 milioni di euro nel triennio anche mediante il ricorso all’autorizzazione a contrarre debito. Inoltre, grazie all’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni, che consente alle Regioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti, nel triennio 2026-2028 la Regione Emilia-Romagna sarà nella condizione di realizzare investimenti per ulteriori 156 milioni di euro. Risorse che saranno utilizzate per realizzare progetti strategici, nel confronto con le istituzioni e le parti sociali, a partire dal Patto per il Lavoro per Clima.
“In un momento complesso per il Paese, che registra un andamento del Pil vicino allo zero, il bilancio dello Stato, per esplicita ammissione del Governo, rinuncia alla crescita- aggiungono de Pascale e Baruffi-. La manovra regionale si pone invece obbiettivi ambiziosi. In un quadro condizionato negativamente da conflitti armati, tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e dal deterioramento delle relazioni commerciali a partire dai ‘dazi’, puntiamo decisamente a sostenere la crescita dell’intero sistema regionale e a garantire i diritti delle persone, a partire da quelli alla salute, alla casa e all’assistenza”.

