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Nel gennaio 2021, su piattaforme pubbliche visibili da internet, è stato pubblicato un video, girato a Reggio Emilia, in palese violazione della normativa sulla prevenzione della diffusione del Covid-19 ed in cui venivano sfoggiate armi comuni da sparo.

Dalla visione del video era possibile ricondurre al 18 dicembre 2020 la data di realizzazione del cortometraggio poiché, quel giorno, erano pervenute alle centrali operative della Questura e della Polizia locale alcune segnalazioni relative ad assembramenti di giovani in piazza Stranieri. In tale contesto gli equipaggi interforze intervenuti constatavano la presenza di un nutrito gruppo di ragazzi che aveva risposto ad un invito fatto “girare” su Instagram. Le Forze dell’Ordine intervenute riuscirono a circoscrivere l’area in cui i giovani si erano radunati, identificandone 21.

A carico di tutti erano emersi elementi in ordine alla violazione della normativa sulla prevenzione della diffusione del Covid-19, e per questo opportunamente sanzionati dalla Polizia locale che ha elevato verbali con multe di 400 euro, in caso di mancato utilizzo della mascherina, ed ulteriori 400 euro, per mancato rispetto del divieto di assembramento.

Vista la presenza nei video di armi da fuoco sono state attivate successive indagini consentivano di identificare, complessivamente, 29 giovani tutti apparsi a vario titolo nel videoclip. A carico di due, ripresi a maneggiare armi da fuoco, la Squadra Mobile ha proceduto ad effettuare perquisizioni domiciliari. Entrambe le ricerche hanno dato esito negativo. Da quanto emerso a seguito delle testimonianze dei partecipanti al video, gli investigatori ritengono che le armi maneggiate dai protagonisti del videoclip in alcune scene, siano delle riproduzioni di armi comuni da sparo, di libera vendita.

La Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Emilia, dopo aver analizzato la personalità e i precedenti di polizia per reati contro il patrimonio dei giovani identificati e partecipanti al videoclip, ha emesso due misure di prevenzione dell’avviso orale, provvedimento che intima ai destinatari di astenersi in futuro dal commettere altri illeciti, pena adozione di misure più severe quali la sorveglianza speciale di P.S. Tale attività, inserita nel solco di un progetto finalizzato non solo alla repressione, ma anche alla prevenzione ed al recupero delle fasce giovanili, sta procedendo alla convocazione delle famiglie dei minori al fine di coinvolgerle in tale progetto per renderle consapevoli della pericolosità e dell’avventatezza delle condotte dei figli.

L’intenso lavoro che gli agenti della Polizia di Stato hanno alacremente portato a termine, è stato svolto in stretta sinergia sin dal 18 dicembre con il comando della Polizia locale. Suddette attività hanno consentito agli uomini della Polizia locale di notificare complessivamente 50 sanzioni amministrative. 22 giovani sono stati sanzionati sia per violazione del divieto di assembramento sia per essere risultati privi del dispositivo di protezione individuale, mentre ulteriori 6 ragazzi  solo per la violazione del divieto di assembramento. Dei 44 giovani identificati, 15 sono risultati minorenni e per tale motivo il verbale è stato notificato ai genitori che in alcuni casi, davanti agli agenti della Polizia locale, hanno espresso sorpresa per il comportamento dei figli, ciò non ha evitato comunque la segnalazione di tutti i ragazzi sanzionati ai servizi sociali che ora approfondiranno la situazione dei ragazzi e delle loro famiglie e valuteranno le azioni di supporto necessarie per i singoli casi.


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