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Sale a cinque il numero delle persone denunciate dai carabinieri di San Polo d’Enza, nelle indagini che hanno portato a scoprire una banda che imperversava anche nei supermercati del reggiano facendo razzia esclusivamente di scatolette di tonno. Oltre a due uomini di 27 e 25 anni e una donna 46enne tutti rumeni del milanese e una connazionale 23enne residente a Parma – già denunciati a ottobre scorso per furto aggravato in concorso – nel proseguo delle indagini i carabinieri sampolesi hanno identificato un quinto componente della banda. Si tratta di un 21enne rumeno residente a Milano che è stato denunciato alla Procura reggiana per concorso in furto.

I cinque, apparentemente sembravano delle normali famiglie che entravano nei supermercati per fare la spesa ma di fatto, come ampiamente documentato dai filmati delle telecamere dei supermercati della Val d’Enza, erano dei ladri particolarmente interessati a un solo prodotto: scatole di tonno esclusivamente Rio Mare che razziavano in maniera seriale e con un modus operandi standard. 384 scatolette rubate al supermercato ECU di San Polo d’Enza, 240 dal SIGMA dello stesso paese, 180 dall’ECU di Montecchio Emilia e 280 dl SIGMA di Bibbiano. Oltre 1000 scatolette di tonno Rio Mare che venivano sottratte grazie al nascondiglio ricavato nella carrozzina del neonato che uno dei ladri spingeva durante la “spesa” che i 5 facevano nei supermercati.

I trasferisti del saccheggio di tonno non hanno però fatto i conti con i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza le cui indagini, supportate dalle acquisizioni dei filmati di videosorveglianza dei supermercati saccheggiati, hanno portato all’individuazione dei responsabili. Sebbene siano riusciti ad assicurarsi il provento dei colpi riuscendo a fuggire, non sono riusciti ad assicurarsi l’impunità in quanto i carabinieri di San Polo d’Enza hanno estrapolato le immagini del sistema di videosorveglianza dei supermercati mettendo a “fuoco” i volti dei malviventi 4 dei quali identificati erano stati denunciati a ottobre dell’anno scorso mentre il quinto è stato identificato successivamente e quindi denunciato alla pari dei suoi complici.  Le riprese video mostrano come l’azione predatoria preveda per ognuno compiti precisi: i pali che controllano la zona e dà l’ok, agli addetti al furto che prelevano dagli scafali le confezioni delle scatolette di tonno che passano alla complice che spinge la carrozzina e che le occulta sotto la carrozzina dove si trova il neonato che si portano dietro durante ogni raid furtivo. Compiuta la razza i malviventi si avvicinano all’uscita per poi darsela a bordo di autovetture. I militari della stazione di San Polo d’Enza, dopo aver visionate le immagini che testimoniano le razzie sono riusciti a identificarli e denunciarli grazie ai riscontri antropometrici con gli indagati censiti in banca dati.


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