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Nuovo attacco vandalico contro la sede della Lega in via Gobetti a Modena



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Nuovo attacco vandalico contro la sede della Lega in via Gobetti a ModenaLa sede provinciale della Lega Modena, in via Gobetti, è stata nuovamente presa di mira da ignoti che, nella notte, hanno imbrattato la saracinesca con scritte offensive, minacciose e simboli anarchici. Si tratta del secondo atto vandalico in meno di due anni, un segnale che non può essere sottovalutato. Guglielmo Golinelli, segretario provinciale della Lega, condanna con fermezza l’episodio: “Ci troviamo di fronte a un atto infame, firmato da chi disprezza la libertà altrui e non accetta il confronto democratico. Offese e minacce non ci spaventano: la nostra presenza sul territorio continuerà, senza arretrare di un millimetro. La Lega è e resterà un riferimento solido per i cittadini modenesi, anche quando qualcuno vorrebbe cancellarci con la vernice.”

Caterina Bedostri, segretaria di sezione, evidenzia la natura politica dell’attacco: “Questo non è un gesto isolato o improvvisato: è l’azione deliberata di chi non tollera la nostra esistenza e il consenso che raccogliamo tra le persone. Ma chi agisce nell’ombra, col volto coperto e lo spray in mano, dimostra solo debolezza e paura. La Lega è fatta di volti, idee, comunità: non ci faremo zittire da chi non ha il coraggio di firmarsi.

Sulla stessa linea anche Matteo Rancan, segretario regionale della Lega Emilia: “Serve una presa di posizione netta da parte di tutte le istituzioni locali, al di là delle appartenenze. In gioco non c’è solo la sicurezza di una sede politica, ma il rispetto del pluralismo democratico. Troppo spesso, davanti a episodi simili, assistiamo a silenzi imbarazzanti o, peggio, a tentativi di minimizzare. È ora di dire basta: chi usa la violenza politica va isolato, sempre.”

La Lega Modena ha annunciato la presentazione di una denuncia formale e ribadisce il proprio impegno a continuare il lavoro politico e istituzionale, in strada come nelle sedi, a fianco dei cittadini. “La nostra porta resta aperta, nonostante chi vorrebbe chiuderla con la prepotenza. Siamo qui per restare. E per lavorare” – concludono i dirigenti del partito.


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