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Montagna: scuola, sanità e mobilità per rilanciare le aree interne e sostenere la competitività del sistema locale



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Montagna: scuola, sanità e mobilità per rilanciare le aree interne e sostenere la competitività del sistema localeFar crescere l’Appennino e rilanciare lo sviluppo e i servizi scolastici, sanitari e di mobilità nelle aree interne. Sono gli assi fondamentali della strategia nazionale aree interne (Snai) che punta al miglioramento dell’accessibilità e della qualità dei servizi nelle comunità di questi territori, per garantire qualità di vita, contrastare lo spopolamento e rafforzare il senso di appartenenza.

La Regione ha approvato la candidatura delle aree Appennino Parma est, Appennino forlivese e cesenate e Appennino modenese che hanno presentato i rispettivi progetti di sviluppo.
Nel dettaglio si tratta di 11 interventi per il parmense, 6 per la montagna forlivese e cesenate e 9 per il modenese. Ciascuna area disporrà di un finanziamento pari a circa 4 milioni di euro di risorse nazionali.

Per quanto riguarda l’appennino modenese il finanziamento ammonta a 4,3 milioni, di cui 329 mila di cofinanziamento locale, e comprende 9 interventi nei comuni di Fiumalbo, Montecreto, Prignano sulla Secchia, Palagano, Zocca e l’Unione dei Comuni del Frignano.
Nell’appennino forlivese e cesenate sono sei gli interventi per un investimento complessivo di 4 milioni di euro riguardano gli istituti comprensivi di Predappio e di Sarsina come capofila della rete, l’Ausl Romagna e il Comune di Civitella di Romagna.
Salute e istruzione sono al cento degli 11 progetti che saranno realizzati nell’appennino Parma Est, grazie al finanziamento nazionale di 4 milioni di euro. Spettano all’Unione montana appennino Parma est, l’Istituto di istruzione secondaria Carlo Emilio Gadda, l’Ausl Parma e i Comune di Berceto.

“Gli interventi finanziati definiscono una strategia per sostenere le comunità della montagna e favorire i servizi ai cittadini, a partire da quelli alla persona, sociosanitari e dei trasporti- spiega l’assessore regionale a programmazione, montagna e aree interne, Davide Baruffi-. Tutti gli interventi puntano a contrastare lo spopolamento, accrescere l’attrattività del territorio e la qualità della vita per chi risiede e lavora in Appennino, potenziare le infrastrutture e promuovere la sostenibilità ambientale. Intendiamo così valorizzare- chiude Baruffi-, grazie alle risorse disponibili e al lavoro di rete degli enti locali e di tutti i soggetti interessati, progetti innovativi capaci di cogliere le potenzialità dei territori e le capacità delle comunità e dei giovani del luogo”.

Le Strategie territoriali per le aree montane e interne sono uno strumento per raggiungere gli obiettivi della programmazione integrata dei Fondi europei 2021-2027. Le risorse provengono da Programmi regionali (Fse+ e Fesr), oltre che dal Fondo Sviluppo e Coesione e da fondi nazionali della Strategia Nazionale Aree Interne.
Spetta ora alla cabina di regia nazionale l’approvazione delle strategie territoriali e degli interventi nelle tre aree, che potranno essere avviati a partire dal 2026.
L’obiettivo è lo sviluppo delle aree montane e interne attraverso un’azione di gestione che coinvolga la Regione, gli enti locali e le comunità del territorio, che condividono risorse e impegni e perseguono le finalità dei singoli territori per il rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza come sanità, trasporti e istruzione.


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