È stato individuato e denunciato il conducente dell’autocarro che qualche settimana fa – lo scorso 14 ottobre – si era allontanato dopo aver investito un ragazzo minorenne alla guida di un velocipede elettrico. L’incidente, avvenuto nel primo pomeriggio all’incrocio tra via Naviglio e via dei Dragatori, aveva provocato al giovane gravi lesioni, tra cui la frattura della mandibola e il distacco parziale di un orecchio, rendendo necessario l’intervento immediato dei soccorsi.
A dare l’allarme era stato un passante, testimone diretto dei fatti, che aveva contattato la Sala operativa della Polizia Locale di Modena riferendo di aver visto un furgone allontanarsi rapidamente dal luogo dell’incidente, senza fermarsi a prestare aiuto.
Sul posto erano intervenuti subito gli operatori della Polizia Locale, che hanno eseguito i rilievi tecnici e avviato un’approfondita attività investigativa. A partire dalle immagini di videosorveglianza privata di alcune attività commerciali della zona, gli agenti hanno potuto individuare il passaggio di un autocarro compatibile con la descrizione fornita dal testimone.
Incrociando gli orari e i percorsi con quelli registrati dal sistema di videosorveglianza cittadino, la Polizia Locale è riuscita a isolare ulteriori fotogrammi del veicolo e a riconoscere la targa. Successive verifiche tecniche hanno confermato la compatibilità dei danni riscontrati sull’autocarro con quelli provocati dal sinistro.
Il conducente, un trentenne residente fuori Modena, è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria per fuga e omissione di soccorso a seguito di incidente con feriti, reati previsti e puniti dall’articolo 189 del Codice della Strada.
A Modena, l’azione coordinata degli agenti, l’efficace utilizzo della videosorveglianza e la collaborazione dei cittadini consentono di mantenere una percentuale molto alta, prossima al 75%, di responsabili individuati. Dall’inizio del 2025, infatti, la Polizia Locale ha rilevato 90 incidenti con fuga, dei quali ben 66 con il conducente o il proprietario individuato.
Nel dettaglio: nei sinistri con lesioni, sono 21 i casi in cui il conducente è stato deferito all’Autorità giudiziaria; nei sinistri senza lesioni, 18 episodi sono stati ricondotti al proprietario del veicolo (sanzionato ai sensi dell’art. 189 del Codice della Strada) e 27 hanno portato all’identificazione diretta del conducente. In pratica, anche nei casi in cui chi era alla guida non è stato riconosciuto nell’immediato, gli accertamenti successivi hanno comunque permesso di risalire al proprietario del mezzo, garantendo l’applicazione delle sanzioni e il risarcimento dei danni.
La Polizia Locale ricorda che la fuga dopo un incidente è un comportamento gravemente illecito: se il sinistro comporta feriti o vittime, si configura come reato, punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni e la sospensione della patente; nei casi in cui l’incidente provochi solo danni materiali, resta comunque un illecito amministrativo, con sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti. Non fermarsi dopo un incidente può aggravare le condizioni delle persone ferite, ostacolare le indagini e ritardare i risarcimenti assicurativi. Scappare non serve a evitare le responsabilità, ma le aggrava.
La sinergia tra le indagini, il sistema di videosorveglianza e il senso civico dei testimoni consente quasi sempre di dare una risposta concreta alla domanda di giustizia, confermando l’impegno quotidiano della Polizia Locale di Modena nella tutela della sicurezza stradale.

