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Medici specializzandi, la Regione Emilia-Romagna finanzia anche quest’anno 72 contratti di formazione, aggiuntivi rispetto a quelli programmati dallo Stato
(Copyright e autore immagine Roberto Brancolini)

Chirurghi, geriatri, pediatri, neurologi. Ma anche specialisti in malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, ortopedici, radioterapisti.

Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per far sì che i medici specializzati siano, nel più breve tempo possibile, in numero adeguato alle necessità del sistema sanitario.

E lo fa finanziando con 1 milione 725 mila euro di risorse proprie la prima annualità di 72 contratti di formazione specialistica, che si vanno ad aggiungere a quelli garantiti dallo Stato. Con questo stanziamento, dunque, la Regione consentirà l’attivazione dello stesso numero di contratti aggiuntivi della passata annualità.

“Continuiamo a investire sulle risorse più preziose del nostro servizio sanitario: le persone- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-: tramite risorse regionali, infatti, confermiamo l’impegno e i numeri dello scorso anno accademico. E’ fondamentale, e lo abbiamo sempre sostenuto, aumentare le opportunità di accesso ai corsi di specializzazione dell’area medica, come anche questa pandemia ha dimostrato, e in tal modo diamo risposte concrete anche laddove registriamo, o prevediamo, il più alto fabbisogno di copertura degli organici”.

“La Regione- conclude Donini- fa dunque la propria parte per risolvere un problema che, peraltro, è di carattere nazionale, e a cui il Governo ha deciso di far fronte anche attraverso risorse del Pnrr”.

Infatti l’incremento dei contratti di formazione specialistica finanziati complessivamente dallo Stato è frutto dell’anticipazione di risorse assicurate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): una risposta al fabbisogno di medici da formare fortemente espresso in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Il quadro è dunque molto ampio: in Emilia-Romagna i 72 contratti finanziati con fondi regionali si vanno ad aggiungere ai 1.876 garantiti dallo Stato per le Scuole di specialità attivate nelle Università; ce ne sono poi 31 finanziati da altri enti e 28 riservati a medici dipendenti dal Servizio sanitario nazionale. Nel complesso, si arriva a 2.007 contratti di formazione specialistica sul territorio, a fronte dei 1.539 dello scorso anno: 468 in più.

Un incremento di oltre il 30%, che permette di raggiungere la massima capacità formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria dei quattro Atenei dell’Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda gli ambiti di specializzazione, gli incrementi più significativi sono stati ad Anestesia (dai 156 contratti dell’anno accademico passato ai 218 di questo), Chirurgia generale (da 69 a 79), Geriatria (da 47 a 50), Igiene e Medicina preventiva (da 53 a 76), Medicina d’emergenza – urgenza (da 117 a 140), Pediatria (da 79 a 100). Sulla suddivisione per Atenei, 785 contratti sono in capo all’Università degli Studi di Bologna, 527 a Università di Modena-Reggio Emilia, 352 all’Università di Ferrara e 343 a quella di Parma.

I contratti finanziati dalla Regione: le risorse per Ateneo

Dei 72 contratti finanziati dalla Regione, 28 sono destinati all’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, per una spesa relativa al primo anno di 625mila euro; 18 all’Università degli Studi di Modena-Reggio Emilia, per 450mila euro; 14 all’Università degli Studi di Parma, per 350mila euro, e 12 all’Università degli Studi di Ferrara, per 300mila euro.

Le specializzazioni per Ateneo

Dei 28 contratti di formazione specialistica destinati all’Università di Bologna, 1 è per Chirurgia generale, 1 per Chirurgia toracica, 1 per Farmacologia e Tossicologia Clinica, 3 per Geriatria, 1 per Malattie dell’apparato respiratorio, 1 per Malattie infettive e tropicali, 1 per Medicina Fisica e Riabilitativa, 1 per Neurologia, 5 per Ortopedia e traumatologia, 5 per Pediatria, 2 per Psichiatria, 5 per Radiodiagnostica e 1 per Urologia.

Dei 18 contratti di formazione specialistica a favore dell’Università degli Studi di Modena – Reggio Emilia, 1 è in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, 2 sono per Geriatria, 1 per Malattie dell’apparato digerente, 4 per Ortopedia e traumatologia, 5 per Psichiatria, 4 per Radiodiagnostica e 1 per Radioterapia.

Per quanto riguarda, invece, i 14 contratti per l’Università degli Studi di Parma, 2 sono per Geriatria, 1 per Malattie dell’apparato cardiovascolare, 1 per Malattie dell’apparato digerente, 1 per Malattie infettive e tropicali, 1 per Medicina fisica e riabilitativa, 5 per Pediatria e 3 per Psichiatria.

Infine, dei 12 contratti per l’Università degli Studi di Ferrara, 1 è in Dermatologia e Venereologia, 1 in Ematologia, 1 in Endocrinologia e Malattie del metabolismo, 1 in Geriatria, 1 in Medicina dello sport e dell’Esercizio fisico, 1 in Nefrologia, 1 in Neurologia, 2 in Pediatria, 1 in Psichiatria e 2 in Radiodiagnostica.

L’accesso ai corsi è subordinato a queste condizioni: impegno a prestare la propria attività lavorativa nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale emiliano-romagnolo per un periodo pari almeno alla durata del corso di specializzazione frequentato, a partire dal conseguimento del diploma di specializzazione; aver conseguito il diploma di Laurea in uno degli Atenei emiliano-romagnoli, ovvero essere residente in Emilia-Romagna alla data di scadenza della domanda di iscrizione al concorso.


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