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Maltempo nel Distretto Ceramico: i consiglieri regionali Sabattini e Costi (PD) chiedono lo stato di emergenza e di calamità naturale



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Maltempo nel Distretto Ceramico: i consiglieri regionali Sabattini e Costi (PD) chiedono lo stato di emergenza e di calamità naturale
SP16 Fiorano-Formigine

I consiglieri regionali Luca Sabattini e Maria Costi (PD) depositeranno un’interrogazione alla Giunta dell’Emilia-Romagna per chiedere l’attivazione urgente delle procedure necessarie al riconoscimento dello stato di emergenza e dello stato di calamità naturale, a seguito del violento nubifragio che ha colpito i Comuni del Distretto Ceramico nelle giornate del 16 e 17 giugno.

Le intense precipitazioni – oltre 60 mm di pioggia in meno di due ore e fino a 68 mm complessivi, pari alla media mensile – hanno provocato gravi danni a infrastrutture pubbliche, abitazioni, attività produttive e agricole. In alcune zone l’acqua ha raggiunto i due metri di altezza nei seminterrati, sommergendo veicoli e beni familiari, mentre i Vigili del Fuoco hanno effettuato oltre 130 interventi in 48 ore.

«La situazione è molto grave – dichiarano Costi e Sabattini – e richiede una risposta rapida e coordinata. I Sindaci di Sassuolo, Formigine, Maranello e Fiorano, insieme al Presidente della Provincia di Modena, hanno già richiesto formalmente l’intervento della Regione. Ora serve l’attivazione immediata delle misure previste per fronteggiare le emergenze e sostenere cittadini, imprese e Comuni colpiti».

I consiglieri segnalano anche danni ingenti al settore agricolo. «Molte aziende agricole – spiegano – si trovano in ginocchio, con campi inaccessibili».

I consiglieri inoltre chiedono alla Regione interventi immediati per la ricognizione dei danni e la messa in sicurezza di edifici e infrastrutture, nonché incontri operativi con gli amministratori locali e le categorie economiche per pianificare la ricostruzione e le misure di adattamento climatico.

«Eventi come questo – concludono i consiglieri – non possono più essere considerati eccezionali. Sono la conseguenza concreta dei cambiamenti climatici. Servono risorse straordinarie, ma anche un piano strutturale per la prevenzione».


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