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L’Emilia-Romagna aderisce alla coalizione di regioni ed enti locali per sviluppare e potenziare le comunità digitaliTrasformare le città e collettività in luoghi intelligenti e sostenibili, dove le persone amino vivere e lavorare, per un’Europa digitale coesa, che consenta a ciascuno di godere dei benefici economici e sociali di una trasformazione che non lasci indietro nessuno. E quindi la necessità di sufficienti investimenti pubblici e privati in servizi, tecnologie, infrastrutture e competenze digitali ai fini del conseguimento di tale obiettivo. Sono alcuni dei princìpi comuni che caratterizzano la dichiarazione europea Living-in.EU, ovvero “Unire le forze per promuovere la trasformazione digitale sostenibile nelle città e nelle collettività dell’UE”.

Una dichiarazione che oggi, a Bruxelles, l’assessore ai Rapporti con l’Ue Paolo Calvano ratifica per la Regione Emilia-Romagna. Si tratta di Living-in.EU, coalizione di regioni ed enti locali che sostiene l’importanza di sviluppare e potenziare le soluzioni digitali. A oggi sono oltre 140 i firmatari.

Oltre alla firma della dichiarazione Living.in UE oggi l’assessore ha partecipato alla conferenza finale del progetto “Digital Transformation for Regions” (DT4Regions), di cui la Regione Emilia-Romagna è capofila, un progetto nato da un’Azione preparatoria del Parlamento europeo e co-finanziato dalla Commissione europea, promosso da un consorzio di 14 partner e sviluppato in allineamento strategico con l’iniziativa Living-in.eu. In due anni di attività, il progetto ha posto le basi di una piattaforma europea per le amministrazioni regionali e locali, che ospita soluzioni digitali basate su Big Data e AI per risolvere problemi sociali di interesse pubblico.

“La nostra regione è impegnata in un percorso di trasformazione digitale che deve essere sostenibile e inclusivo– commenta l’assessore Calvano-. Una trasformazione digitale che non lasci indietro nessun cittadino e nessuna località. Un modo di trasformazione digitale che si adoperi per contrastare i divari digitali, per rimediare alle disuguaglianze e perseguire la coesione digitale. Siamo pronti a impegnarci con chi la pensa come noi nella comunità Living-in.eu”.

 


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