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Da Piacenza a Rimini, territori protagonisti nel promuovere la cultura della legalità e la prevenzione del crimine organizzato.

Solo nel 2022, infatti, sono 41 i progetti presentati dagli Enti locali e dalle Università dell’Emilia-Romagna – nell’ambito dell’applicazione del ‘Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili’ – e finanziati dalla Regione con 1 milione e 160mila euro. Si tratta del numero più alto di iniziative dal 2016, quando è stata approvata la legge. Sette di questi riguardano interventi su immobili confiscati alle criminalità organizzate.

I progetti sono stati illustrati ieri durante la seduta della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, che vede insieme la Giunta regionale, i presidenti dei Gruppi consiliari dell’Assemblea legislativa, le istituzioni territoriali, le organizzazioni economiche e sindacali e le rappresentanze sociali e associative del territorio.

Inoltre, durante la riunione, è stato fatto il punto sulle prime attività svolte dal ‘Tavolo regionale sui beni confiscati’ e del ‘Tavolo Appalti Illeciti di Manodopera e Caporalato’, i gruppi di lavoro e approfondimento attivati dalla Regione con la Consulta.

Infine, il rinnovo dell’Intesa per la legalità tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture regionali e l’annuncio del nuovo Protocollo con il Comando regionale della Guardia di Finanza per il contrasto all’abusivismo commerciale, ai tentativi di infiltrazione della criminalità economico-finanziaria e al lavoro nero – irregolare.


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