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La Regione Emilia-Romagna cede 200 computer alla Fondazione Ant



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La Regione Emilia-Romagna cede 200 computer alla Fondazione Ant
Elena Mazzoni con Raffaella Pannuti

Cento computer da tavolo e cento computer portatili sono stati ceduti oggi dalla Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Ant Franco Pannuti ETS di Bologna, la onlus che fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie.

L’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, ha accolto Raffaella Pannuti, presidente di Ant, negli uffici dell’assessorato all’Agenda digitale, dove è avvenuta la consegna simbolica dei dispositivi informatici, perfettamente funzionanti, ma non più utilizzati dalla Regione per mutate esigenze organizzative. Sarà poi a cura di Ant il ritiro dei computer presso un magazzino regionale.

“È un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e terzo settore possa generare benefici concreti per la comunità- ha commentato Mazzoni-. Questa iniziativa nasce dalla volontà di fornire un sostegno a chi ogni giorno si prende cura di persone malate di tumore fornendo assistenza medico specialistica a casa senza alcun costo per le famiglie. L’auspicio è che questi dispositivi consentano alla Fondazione Ant di potenziare le proprie attività e migliorare la gestione dei servizi. Ringrazio la Fondazione per il lavoro straordinario che svolge ogni giorno e tutti coloro che hanno reso possibile questa donazione”.

“Si parla sempre più spesso di innovazione digitale, di intelligenza artificiale e di crescita tecnologica, ma per procedere su questa strada virtuosa servono gli strumenti adatti – dichiara Raffaella Pannuti, presidente Fondazione ANT ‘Franco Pannuti’ ETS-. Per questo è fondamentale per il lavoro di Ant questa donazione, per la quale ringrazio la Regione e l’assessora Mazzoni. Con la promessa che i device donati saranno utilizzati fin da subito per rendere più capillari e performanti le nostre attività di assistenza e prevenzione oncologiche”.

La donazione si inserisce nel quadro delle politiche regionali per la digitalizzazione inclusiva, che hanno l’obiettivo di ridurre il divario tecnologico e di promuovere l’innovazione come strumento di equità sociale.

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