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La battaglia di Pasqua e il sacrificio dei partigiani cattoliciLa battaglia di Pasqua del primo aprile 1945 sarà commemorata domenica, festività delle Palme, a Ca’ Marastoni, nel sacrario simbolo della Resistenza cattolica nel reggiano, in cui persero la vita sei partigiani della brigata Italo delle Fiamme verdi, fondata dal comandante “Carlo”, don Domenico Orlandini.

Il ritrovo è previsto per le 10 con la celebrazione di una messa presieduta da don Alpino Gigli, cui faranno seguito, dopo la deposizione di una corona e la benedizione, il saluto di benvenuto da parte di Elio Ivo Sassi, presidente provinciale dell’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani, e quello di Vincenzo Volpi, primo cittadino di Toano. La mattinata si concluderà con la commemorazione ufficiale di Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Regione, e la rievocazione del combattimento a cura degli studenti della scuola secondaria di primo grado.

“Nel duro scontro coi nazisti – ricorda Sassi – persero la vita il capitano William Manfredi, ‘Elio’, medaglia d’argento al valore militare, il comandante di distaccamento Vito Caluzzi, ‘Taylor’ (medaglia di bronzo), Ariante Mareggini, ‘Tarzan’, Meuccio Casotti, ‘Agostino’ (medaglia di bronzo), Ennio Filippi, ‘Lampo’ (medaglia di bronzo) e Valentino Lanzi, ‘Leopoldo’. Il loro sacrificio contribuì a determinare le sorti della battaglia. Il nemico fu costretto a ritirarsi dopo aver contato diversi morti, feriti e prigionieri”.

La cerimonia verrà preceduta, alle 9.30, a Cerrè Marabino, dalla deposizione di un omaggio floreale al cippo della staffetta partigiana “Nadia”, Valentina Guidetti (medaglia d’argento), “che  fu intercettata e fucilata dai tedeschi – continua il presidente Elio Ivo Sassi – dopo che, nella notte tra il sabato santo e la Pasqua, avevano oltrepassato il fiume Secchia e si erano infiltrati nel territorio toanese. Poi, cogliendo di sorpresa alcuni partigiani, avevano conquistato l’altura in prossimità di Ca’ Marastoni, venendo infine ricacciati dalle Fiamme verdi, coadiuvate dal battaglione alleato, composto da inglesi e russi, e da altri combattenti”.

L’evento è organizzato da Alpi-Apc in collaborazione con le altre associazioni partigiane e il Comune di Toano, il cui sindaco afferma: “La battaglia di Ca’ Marastoni ha rappresentato un momento eroico della Resistenza, che ancora oggi ci ricorda l’apporto determinante dei partigiani cattolici. Ma è anche un esempio di unità d’intenti, al di là delle diverse prospettive politiche che erano presenti in seno agli antifascisti”.

Conclude Vincenzo Volpi: “Unità nel nome di un obiettivo superiore, la liberazione dalla dittatura e dall’occupazione straniera, per poi arrivare alla costruzione di una nuova democrazia sulla base dei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà, amicizia internazionale e desiderio di pace tra i popoli. Obiettivi raggiunti, ma purtroppo, come ci dimostra l’attualità, non ovunque e non per sempre. Dobbiamo impegnarci ogni giorno a rilanciare questi valori, perché la loro attualità è intatta, e in particolare la ricerca della pace deve vederci uniti e assidui anche oggi”.


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