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Imprese e filiere: dalla Regione 20 milioni alle Pmi per implementare tecnologie e sistemi di processo, prodotto, servizi e organizzativi
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Venti milioni di euro per finanziare gli investimenti delle imprese emiliano-romagnole, del settore manifatturiero e dei servizi alla produzione, che puntano a implementare tecnologie e sistemi per innovazioni di processo, di prodotto, di servizio. Il tutto contribuendo alla lotta al cambiamento climatico.

Il contributo è stato stanziato dalla Regione che, con risorse del nuovo Programma regionale Fesr 2021-2027, ha approvato un bando per il sostegno degli investimenti produttivi finalizzati all’innovazione delle Pmi. Così viale Aldo Moro andrà a sostenere i progetti delle imprese, delle filiere e delle attività professionali, incentivandone il rafforzamento e la crescita.

“Con questa misura- spiega l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- da un lato si intendono sostenere investimenti produttivi da parte delle Pmi, per renderle più competitive e per consolidare il loro posizionamento all’interno delle filiere di loro appartenenza e favorire la penetrazione in nuovi mercati. Dall’altro, vogliamo finanziare progetti idonei a contenere gli effetti negativi delle attività produttive sull’ambiente, con particolare riferimento alla lotta ai cambiamenti climatici”.

Le risorse, a fondo perduto, serviranno alle imprese per rendere più produttivi e sostenibili i processi aziendali interni. Ma anche per favorire la crescita e il consolidamento dell’impresa all’interno delle filiere di appartenenza, così come il posizionamento in mercati e filiere produttive diverse.
Saranno premiati i progetti che abbiano una ricaduta positiva sull’occupazione a tempo indeterminato e stabile o quelli che prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti. Ma anche le imprese con una rilevante presenza femminile e giovanile, nonché quelle che operano nelle aree montane o interne dell’Emilia-Romagna.

Il bando
Il contributo previsto nel bando sarà a fondo perduto, nella misura massima totale del 40% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a 150mila euro. Gli interventi, con un investimento minimo di 50 mila euro, dovranno essere avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e conclusi entro il 31 marzo 2024. L’impresa deve avere sede in Emilia-Romagna.
Le domande di contributo dovranno essere presentate alla Regione dalle ore 10 del 7 febbraio 2023 alle ore 13 del 1° marzo 2023: le richieste dovranno essere compilate, validate e inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “Sfinge 2020”.

 


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