Mentre viaggiavano a bordo di tre scooter, avrebbero esploso alcuni colpi di pistola in aria, sia in paese, a Gattatico, che tra le frazioni di Praticello e Taneto. Mentre nel primo caso la condotta delittuosa è stata ripresa dalle telecamere nel secondo episodio la presunta condotta delittuosa è stata rilevata da un testimone che oltre a dare l’allarme al 112 riusciva a fotografare i tre ciclomotori, riprendendo le targhe. Sul posto venivano inviati i carabinieri della stazione di Gattatico che identificavano il testimone appurando che i tre giovani si erano allontanati.
Le successive indagini, supportate sia dalle dichiarazioni e dalla foto scattata dal testimone, permettevano ai militari di risalire a due dei presunti responsabili. Ad uno di questi, nel corso delle relative perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, veniva rinvenuta una pistola a salve marca Bruni. Successivamente, alla caserma dei Carabinieri di Gattatico, accompagnato dalla madre si presentava il terzo minore che consegnava spontaneamente ai carabinieri altra pistola a salve il cui successivo sequestro d’iniziativa veniva convalidato dall’A.G. minorile.
Per questi motivi i carabinieri della stazione di Gattatico hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna tre minori di età compresa tra i 16 e 17 anni, tutti residenti nel reggiano, ritenuti presunti responsabili del reato esplosioni pericolose in concorso e per due di loro anche di porto abusivo di armi.
I fatti risalgono al pomeriggio del 27 aprile scorso, quando una pattuglia della stazione di Gattatico, su input dell’operatore in servizio al 112, interveniva in paese in quanto erano state segnalate svariate esplosioni di colpi d’arma da fuoco. Sul posto gli operanti ascoltavano il richiedente che spiegava come, poco prima, alcuni giovani giunti a bordo di tre scooter, si erano fermati lungo la via Canale Spelta, alla periferia del paese ed avevano esploso svariati colpi di pistola. Altri colpi, come documentato dalle telecamere erano stati esplosi precedentemente nel centro del paese. Il testimone, era riuscito comunque a scattare una fotografia ai tre ciclomotori in uso ai giovani, dalla quale si potevano evincere due delle tre targhe. A seguito dei fatti, i militari davano avvio alle indagini, partendo dall’identificazione dei proprietari di due dei tre ciclomotori, riuscendo a risalire ai due minori che li avevano in uso. Avendo motivo di ritenere che le pistole utilizzate potessero essere detenute presso i rispettivi domicili, i carabinieri richiedevano ed ottenevano dalla Procura minorile l’emissione di un decreto di perquisizione locale e contestuale sequestro che dava esito positivo. Successivamente un terzo minore, non ancora identificato quale presunto responsabile degli spari, accompagnato dai genitori si presentava in caserma consegnando spontaneamente altra pistola, sempre a salve. Ricondotta la presunta condotta illecita concorsuale a carico dei tre adolescenti gli stessi, venivano segnalati alla Procura della Repubblica presso i Tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo. Le pistole illecitamente detenute venivano sequestrate.
Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.