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Hanno rivolto le attenzioni furtive ai quartieri residenziali del comune di Sant’Ilario d’Enza, ma i loro intenti non sono andati a buon fine grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno segnalato al 112 dei carabinieri la presenza nottetempo nel giardino di un’abitazione di tre individui che, in seguito, alla vista di una pattuglia dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza subito intervenuta si sono dati alla fuga a piedi dileguandosi nel buio della notte. Hanno abbandonato sul posto una Citroen C4 fittiziamente intestata a un pregiudicati irreperibile, risultato intestatario peraltro di ben 200 veicoli, che è stata sequestrata dai carabinieri.

E mentre nell’intera zona affluivano numerose pattuglie cha davano vita ad una vera e propria caccia all’uomo, la prova che gli ignoti fuggiaschi appartenessero ad una delle temibili batterie del più nutrito popolo della banda da delle ville è stato poi rivelato anche dal rinvenimento all’interno del mezzo rubato del classico kit del perfetto ladro, tra cui due piedi di porco, tronchesi, martelli, mazze, cacciaviti, flessibili per aprire casseforti, guanti e cappellini per travisarsi e una ricetrasmittente.

E’ accaduto ieri sera poco dopo le 20 quando una pattuglia della stazione di Sant’Ilario d’Enza interveniva in Unione Europea del comune di Sant’Ilario d’Enza dove un cittadino aveva segnalato al 112 la presenza con fare furtivo di 3 sconosciuti che, come poi accertato, si erano introdotti in un’abitazione mettendo a soqquadro gli ambienti e asportando alcuni monili in oro da un cassetto, senza riuscire ad aprire la cassaforte. I militari intervenivano immediatamente con i 3 malviventi che al loro arrivo si davano alla fuga a piedi abbandonando l’aut in loro uso. E mentre nell’intera zona scattavano le ricerche, gli accertamenti sull’auto confermavano i sospetti: il mezzo era fittiziamente intestato a un pregiudicato irreperibile e in uso a persone dedite a furti.

L’auto e gli attrezzi da scasso sequestrati saranno infatti sottoposti a rilievo finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al RIS di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati. Per ora il dato oggettivo è costituito dal fatto che i malviventi sono dovuti fuggire desistendo dagli intenti furtivi grazie al rapido e deciso intervento dei carabinieri reso possibile attraverso la collaborazione dei cittadini.


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