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Foto di Lindsay Fox da Pixabay

È stato associato all’Istituto Penale per Minorenni di Bologna il giovane abitante nella Bassa reggiana che, da qualche tempo, taglieggiava un coetaneo. La triste vicenda ha inizio alla fine dello scorso ottobre quando la vittima, tramite un conoscente comune, si rivolge a quello che poi si è rivelato essere un estortore, per l’acquisto di una sigaretta elettronica. Da qui l’inizio dei suoi guai.

La vittima, che aveva poi rinunciato all’acquisto del prodotto, ha infatti cominciato a subire minacce che lo hanno costretto a consegnare al taglieggiatore, in più trance, 900 euro complessivamente. Addirittura, non riuscendo a far fronte ai pagamenti con i suoi risparmi, il ragazzino si era visto costretto a rivolgersi ad un suo amico dal quale si era fatto prestare parte del denaro.

Gravi e ripetute le promesse di ritorsioni rivolte al ragazzino, che andavano da quelle di farlo picchiare da altri ragazzi più grandi, alle vere e proprie minacce di morte. Resisi conto dello strano comportamento del figlio, i genitori della vittima, una volta ottenute le sue confidenze, si sono rivolti ai Carabinieri che hanno avviato immediatamente l’indagine.

L’epilogo ieri pomeriggio. Il ragazzino è stato nuovamente contattato dall’estorsore che pretendeva ulteriori 300 euro, fissando con lui un appuntamento. All’incontro, questa volta si sono presentati anche gli uomini dell’Arma che, subito dopo lo scambio del denaro, hanno fermato il taglieggiatore. La conseguente perquisizione domiciliare ha consentito inoltre di recuperare parte dei soldi precedentemente consegnati dalla vittima e di sequestrare il suo telefono cellulare sul quale erano ancora memorizzati molti dei messaggi minatori.

Ultimati tutti gli accertamenti, quindi, i minorenne è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.


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