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Dissesto idrogeologico: a San Benedetto si continua ad investire negli interventi di messa in sicurezzaNelle scorse settimane sono terminati i lavori di messa in sicurezza di via Serrucce, nel cuore della frazione di Ripoli ed ai piedi dell’omonimo borgo, per un importo complessivo di € 97.000. Un intervento necessario per consolidare il cedimento strutturale verso valle che interessava il vecchio muro di sostegno della strada comunale, per altro molto importante poiché, al di sopra della viabilità, si sviluppa l’intero borgo storico: occorreva risolvere celermente per evitare che eventuali ulteriori evoluzioni del dissesto potessero ampliare il fronte di criticità.

L’intervento è stato eseguito grazie alla partecipazione finanziaria del Servizio di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna per € 60.000, mentre la restante quota di € 37.000 è stata sostenuta dal Comune.

Proprio per la delicatezza dell’intervento e del contesto, i lavori sono stati eseguiti interrompendo parzialmente la viabilità, e sono consistiti nella realizzazione di un nuovo muro di sostegno in cemento armato in sostituzione di quello preesistente, con fondazioni profonde su pali; intervento che ha posto in definitiva sicurezza l’intera viabilità.

Il Sindaco Alessandro Santoni esprime soddisfazione: «In questi mesi abbiamo affrontato e continuiamo ad affrontare le tante situazioni di criticità idrogeologica che interessano il nostro territorio. Il ripristino della dissesto che interessava via Serrucce è stato l’ultimo in ordine di tempo dei tanti interventi messi in campo in questi anni dall’Amministrazione per la mitigazione del dissesto idrogeologico. Per altro, avere eseguito i lavori per tutta l’estensione del preesistente muro, e dunque oltre l’area oggetto di dissesto, ha aumentato i costi, ma ci ha consentito di consolidare e mettere in sicurezza l’intera strada e con essa le abitazioni più prossime. Quelli legati alla prevenzione sono interventi spesso meno visibili ma necessari, soprattutto in un comune come il nostro che per un terzo della sua estensione si trova in area a rischio elevato di frana. Per fortuna in questi anni siamo riusciti, se pur con molte difficoltà, a porre rimedio alle situazioni più critiche che, come tali, risultavano anche essere le più attese dalla cittadinanza, avviando e completando numerosi cantieri proprio per fronteggiare frane e, più in generale, per porre rimedio alle fragilità idrogeologiche presenti e lavorare ove possibile in ottica di prevenzione, come in questo caso. Per l’ingente carico di lavoro a cui è sottoposto l’ufficio tecnico, questo è un tassello che va ad aggiungersi ad altre opere complesse del nostro territorio che insieme stiamo portando avanti nonostante le tante difficoltà: ci tengo dunque a rinnovare i ringraziamenti a tutta la struttura ed a tutti i miei collaboratori».


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