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Crisi Yoox, oggi a Bologna in Regione incontro tra istituzioni, sindacati e azienda che non arretra sui tagli al personale



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Crisi Yoox, oggi a Bologna in Regione incontro tra istituzioni, sindacati e azienda che non arretra sui tagli al personale“Tutti insieme, istituzioni e organizzazioni sindacali, faremo la nostra parte perché questa procedura di licenziamento collettivo venga ritirata e si aprano una discussione e un confronto veri, che diano prospettiva sia ai lavoratori coinvolti sia a quelli che resteranno in azienda. In gioco c’è il futuro dei lavoratori, delle loro famiglie, del territorio e il patrimonio rappresentato da una straordinaria realtà imprenditoriale nata in Emilia-Romagna”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, incontrando i lavoratori della Yoox dopo il tavolo di salvaguardia occupazionale convocato dall’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, che si è tenuto questa mattina a Bologna, in viale Aldo Moro. Al confronto hanno partecipato i vertici del colosso dell’e-commerce, Confindustria Emilia, i Comuni di Zola Predosa e Bentivoglio con i rispettivi primi cittadini, la Città metropolitana di Bologna, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori.

Il summit dopo che Yoox Net a Porter Group Spa, leader nel settore online del lusso controllato dalla tedesca LuxExperience, ha annunciato tagli del personale sia in Lombardia che in Emilia-Romagna.

Dal tavolo è arrivata unanime da sindacati e istituzioni la richiesta all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento collettivo di 211 lavoratori (in gran parte delle sedi presenti in Emilia-Romagna), con il presidente de Pascale che ha specificato: “Le discussioni non si fanno con una pistola puntata alla tempia o la sabbia della clessidra dei termini che scadono inesorabilmente”.

“Non neghiamo di certo una crisi evidente, ma questa – aggiunge il presidente – non può essere una responsabilità scaricata sulle spalle di chi lavora. In questa regione c’è una regola, scritta tra l’altro nel Patto per il Lavoro e per il Clima: quando c’è una difficoltà la si affronta insieme, non attraverso atti unilaterali scaricandone il peso su una famiglia e lavoratori. Una impresa che tiene a crescere in questo territorio non può far sfregio di tutte le relazioni istituzionali e sindacali”.

“E poi – insiste de Pascale – non si può essere emiliano-romagnoli solo quando ti servono il genio e la creatività, la straordinaria competenza di più di mille persone o ti servono contributi pubblici come i 4 milioni di euro che la Regione, attraverso anche risorse europee, ha stanziato con il vincolo dell’ occupazione”.

Dopo quello di oggi il confronto sulla vicenda Yoox continuerà il prossimo martedì 23 settembre a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dove sarà presente la Regione con le istituzioni locali.

“Sarà una discussione difficile – chiude de Pascale – ma dovrà essere rispettosa della dignità dei diritti di tutte e tutti, sia di chi è coinvolto dalla procedura sia di chi non lo è. Avranno a fianco tutta la comunità emiliano-romagnola”.

Le OO.SS Filcams Cgil di Bologna, Fisascat Cisl Area Metropolitana Bolognese e Uiltucs Uil Emilia Romagna esprimono alle istituzioni regionali e locali un profondo ringraziamento per aver ribadito con forza all’Azienda che in Emilia Romagna le crisi devono essere affrontate avendo come condizione imprescindibile la tenuta occupazionale.

Accordi come il Patto per il Lavoro e il clima, non sono solo esercizi di stile, ma sono affidamenti concreti da agire in ogni occasione.

Le OO.SS di Bologna, con il supporto di tutte e 3 le confederazioni die Bologna e Regionali, hanno ribadito con una sola voce la richiesta adamantina di ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo. Solo ponendo un freno alla procedura di licenziamento collettivo si può procedere all’apertura di un tavolo di confronto serio e costruttivo in cui analizzare tutte le possibili soluzioni da poter metter in capo.

In una situazione complicata come quella di Yoox le soluzioni posso essere molteplici ma devono avere come obbiettivo il mantenimento delle occupazione.

Queste saranno anche il 23 settembre 2025 le richieste delle OO.SS al tavolo ministeriale, perché non si può individuare una soluzione efficace sotto il peso di una clessidra che si svuota giorno dopo giorno.

Le OO.SS confermano che la lotta continua e non si ferma, il presidio presso l’Interporto prosegue giorno dopo giorno con una partecipazione sempre costante e attiva di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Le OO.SS convocheranno per il 24 settembre a Zola e il 25 di settembre in Interporto,  le assemblee sindacali per riportare a tutti i dipendenti l’esito dei due tavoli di confronto e valuteranno insieme a lavoratrici e lavoratori le prossime azioni da mettere in campo.

 


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