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Coppia arrestata a Modena per il tentato furto di un computer portatile da 1.100 euroLa Polizia di Stato di Modena ha tratto in arresto due cittadini cileni, un uomo di 33 anni e una donna di 21 anni, per il reato di tentato furto aggravato in concorso. Nella serata di ieri intorno alle ore 18.30, la Squadra Volante è intervenuta presso un negozio di un noto centro commerciale, in quanto l’addetto alla sorveglianza aveva sorpreso la coppia nel tentativo di asportare un computer portatile del valore commerciale di oltre 1.100 euro, senza pagarne il corrispettivo.

Tra l’altro tramite canali d’informazione interna attiva tra i vari punti vendita della catena commerciale, era circolata la segnalazione relativa ad alcuni furti avvenuti nello stesso pomeriggio, presso i negozi di Parma e Reggio Emilia, perpetrati verosimilmente da un uomo e una donna.

Durante le fasi dell’identificazione, l’uomo ha opposto resistenza agli agenti, tentando di mordere il braccio di un operatore; nella disponibilità della donna è stato rinvenuto uno strumento in lega di alluminio per la rimozione dei dispositivi antitaccheggio.

A seguito di accertamenti i due indagati sono risultati irregolari sul territorio nazionale.

Successivamente, su segnalazione del responsabile del punto vendita, che intorno alla mezzanotte aveva notato un’autovettura sospetta ancora in sosta nel parcheggio del centro commerciale, la Volante ha effettuato nuovi accertamenti, rinvenendo le chiavi del mezzo, nascoste tra la targa ed il porta-targa.

All’interno del veicolo, che era stato noleggiato dalla coppia, sono stati rinvenuti diversi occhiali da sole di marca, degli abiti, alcuni cappellini e quattro notebook, i cui codici seriali corrispondono a quelli dei personal computer rubati nel pomeriggio all’interno dei punti vendita di Parma e Reggio Emilia.

Il veicolo e la merce rinvenuta sono stati sottoposti a sequestro penale.

I due arrestati sono stati, pertanto, denunciati anche per i reati di furto aggravato in concorso ed ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale. L’uomo è stato altresì deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

All’esito dell’udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e l’Ufficio Immigrazione ha istruito le pratiche per la loro espulsione.


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