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Controllo dei carabinieri nel quartiere Savena: denunciati due uomini e una donnaI Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di martedì 30 maggio hanno denunciato in stato di libertà due uomini e una donna: un 47enne di origini tunisine, celibe, disoccupato, incensurato; un 37enne di origini napoletane, convivente, metalmeccanico, noto alle forze di polizia ed una donna 46enne di origini peruviane, compagna dell’italiano, operatrice socio sanitaria in servizio presso una clinica privata a Bologna. Il primo è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti eo psicotrope mentre la coppia è accusata del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Il 37enne napoletano è indagato anche del reato di lesioni personali per aver sferrato un pugno al volto ad un carabiniere, procurandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni.

Tutto è successo verso le ore 19:30 circa, quando i militari, nel transitare per via Milano (quartiere Savena), hanno notato i due uomini fermi sul ciglio della strada vicino ad un’autovettura rimasta in panne. L’atteggiamento dei due è risultato fin da subito sospetto, specialmente quello del 37enne che si è dimostrato insofferente al controllo e alla volontà dei militari di effettuare una perquisizione. Tali operazioni si sono poi estese anche all’abitazione dove il napoletano convive con la donna di origini peruviane e all’amico tunisino. Durante la perquisizione, sia l’italiano che la peruviana, hanno iniziato ad inveire contro i militari, proferendogli frasi minacciose ed oltraggiose, invitando gli stessi a togliersi la divisa e a scendere in strada. Mentre uno dei militari si trovava davanti la porta della camera da letto, la donna, nel cercare di entrare al suo interno con la forza ha strattonato il militare afferrandolo per la divisa. A quel punto è intervenuto anche il compagno della donna, che ha sferrato in pieno volto un pugno al militare. Con non poca fatica e con l’ausilio di un’altra pattuglia, i militari sono riusciti a riportare la calma all’interno dell’abitazione e a effettuare la perquisizione. All’interno della camera da letto, in uso al 47 tunisino, è stata rinvenuta della sostanza stupefacente: nello specifico 3 ovuli più alcuni frammenti di hashish, complessivamente del peso pari a 135 grammi, occultati nel comodino, mentre dentro l’armadio, i militari hanno recuperato altra sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo pari a 0,40 grammi, oltre a denaro contante pari a 2.575,00 euro, suddiviso in banconote di vario taglio. In merito alla detenzione della sostanza stupefacente, il tunisino si è giustificato riferendo di essere per uso personale e di volerlo portare in Tunisia in quanto lì l’hashish è molto costoso; versione a cui non è stato dato credito.

Dopo le formalità di rito, i due uomini e la donna sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre la droga e il denaro sono stati sequestrati.


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