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«L’andamento epidemiologico del Covid-19 nell’area montana non giustifica più una organizzazione del lavoro nelle principali agenzie pubbliche e nel mondo bancario che sta penalizzando fortemente il mondo delle imprese: chiediamo che le Istituzioni esercitino un’azione di pressione perché smart working ed orari ridotti di apertura al pubblico siano decisamente arginati».

Così Massimo Ferrari e Elio Lipparini, rispettivamente direttore e presidente di Confcommercio Pavullo, danno voce a tante imprese che non riescono ad accedere, se non con grande difficoltà, ai servizi erogati dagli uffici dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate, delle filiali bancarie.

«Non abbiamo certo intenzione di sottovalutare il rischio di un ritorno di fiamma del virus – sottolineano i due dirigenti di Confcommercio Pavullo – ma il mantenimento di una pianificazione delle presenze in ufficio e delle aperture adottata quando il Covid si manifestava nella sua massima virulenza sta creando un grande disagio alle nostre imprese, messe in ginocchio da una congiuntura drammaticamente negativa che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di tante aziende».

«Non vogliamo fare i primi della classe – proseguono Lipparini e Ferrari– ma noi pochi giorni dopo la fine del lockdown, utilizzando ogni cautela possibile, abbiamo sostanzialmente riaperto al pubblico le nostre sedi, nell’ottica di garantire con ancora maggiore puntualità l’erogazione dei nostri servizi agli Associati».

«La nostra esperienza – affermano i due esponenti di Confcommercio Pavullo – oltre a quella delle altre Associazioni di categoria, dimostra come sia possibile coniugare sicurezza sanitaria ed allentamento delle norme su orari di accesso e presenza fisica negli uffici: è lecito dunque chiedersi perchè agenzie pubbliche e mondo bancario non procedano in una direzione analoga».

«L’augurio – conclude Lipparini – è che dell’appello, che ogni giorno raccogliamo dalle imprese del Frignano perchè le misure emergenziali vengano allentate si facciano carico le Istituzioni, a partire dai Comuni e dalla Provincia ed esercitino una moral suasion nell’ottica di convincere i principali erogatori di servizi alle imprese del territorio a garantire una maggiore presenza fisica del personale e di aumentare le fasce oraria di apertura al pubblico».


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