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Concluso il consolidamento della storica frana di Roncomezzano di Serravalle, nel comune di Villa MinozzoI lavori, finanziati con 210mila euro e ultimati alla fine di aprile, hanno permesso infatti di stabilizzare la frana, riattivata a causa delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito ripetutamente il territorio negli ultimi anni, mettendo così in sicurezza gli edifici e le strade – comunali e provinciali – della zona.

L’operaè stataprogettata e realizzata dal Servizio di Reggio Emilia dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e fa parte dei 14 interventi finanziati con circa 4,2 milioni di euro del Piano Proteggi Italia 2019 per la mitigazione del dissesto idrogeologico in Emilia-Romagna.

“Si conclude un altro importante cantiere per la prevenzione deldissesto idrogeologico- spiega l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo-, in un’area che per 40 anni è stata oggetto di molti interventi conseguenti all’evento franoso e ai fenomeni di maltempo ripetuti che hanno interessato la zona. A questo proposito ci tengo a ringraziare tutti i tecnici regionali della sede di Reggio Emilia del Servizio Area Affluenti Po che dalla scorsa estate hanno lavorato con grande professionalità e impegno per restituire sicurezza al territorio e ai suoi abitanti. Perché la cura e la prevenzione del nostro territorio hanno conseguenze positive ed evidenti sulla vita di tutti noi”.

 

Gli interventi 

La frana che si è attivata negli anni ‘80, causando la distruzione di una stalla, è stata oggetto di ripetuti interventi di consolidamento da parte dell’Agenzia regionale.
A seguito di numerosi episodi di maltempo si è determinata una riattivazione della nicchia di distacco di circa 500×300 metri. Una ricognizione con uso di droni, da parte dei tecnici dell’Agenzia, ha evidenziato un arretramento della nicchia superiore che interessava il nucleo abitato di Serravalle.

Per consolidare l’area del dissesto sono state quindi realizzate due strutture di contenimento su pali di  800 mm di diametro, collegate in testa da una trave-muro dotata di tiranti.
Le opere di trivellazione dei pali sono state precedute da saggi mitrati alla verifica dei parametri geotecnici.


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