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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Piovono ancora bombe e missili sulle città mentre si attende la ripresa dei negoziati.
L’offensiva russa in Ucraina continua. Diverse città e paesi hanno subito gravi danni dopo i bombardamenti. Secondo Kyiv Independent, a Kharkiv l’attacco russo ha colpito almeno tre scuole e la Cattedrale dell’Assunzione della città, mentre a Okhtyrka decine di edifici residenziali sono stati distrutti. A Kiev, nella notte, dopo che era scattato l’allarme antiaereo, sono state udite quattro esplosioni, alcune in centro, altre vicino a una stazione della metropolitana.Nel frattempo, la città di Kherson è caduta in mano alle forze russe. Lo hanno confermato al New York Times il sindaco Igor Kolykhaev e un alto funzionario del governo ucraino. Nella giornata di ieri sulla città, considerata centro strategico nell’Ucraina meridionale, si erano susseguite notizie contraddittorie, con il ministero della difesa russo che aveva comunicato di aver preso il “pieno controllo del centro regionale di Kherson”.
In un aggiornamento della situazione sul campo, le forze armate ucraine hanno comunicato che l’offensiva continua nelle aree di Novy Aidar, Volnovakha e Mariupol ma i russi non avrebbero “raggiunto l’obiettivo principale di catturare Mariupol”.
Durante un bombardamento a Kharkiv è morta Maryna Fenina, membro nazionale della Missione speciale di monitoraggio dell’OSCE in Ucraina. In una nota dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il presidente in carica e il segretario generale hanno espresso le loro condoglianze. “Maryna è stata uccisa – è spiegato nella nota – mentre faceva provviste per la sua famiglia in una città che è diventata una zona di guerra. A Kharkiv e in altre città e paesi dell’Ucraina, missili, proiettili e razzi stanno colpendo edifici residenziali e centri cittadini, uccidendo e ferendo civili innocenti, donne, uomini e bambini”.
Intanto il pubblico ministero della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha annunciato di aver aperto un’indagine sulla situazione in Ucraina e in merito a possibili accuse di crimini di guerra o contro l’umanità.
Sul piano umanitario la situazione è ancora critica. “In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i paesi vicini”, ha annunciato in un tweet l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi. “Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina – ha aggiunto -, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita”.
(ITALPRESS).


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