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Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna sulla sentenza del processo PerseveranceLa sentenza del rito abbreviato del processo Perseverance, che ha stabilito condanne esemplari per gli imputati (complessivamente per 180 anni di pena), vede ancora una volta riconosciute le organizzazioni sindacali confederali quali parti lese dall’agire sul territorio regionale delle organizzazioni criminali di stampo mafioso.

Il tema vero e con cui la società emiliano romagnola deve fare sempre più i conti è la capacità delle mafie, in questo caso ‘ndrangheta, di radicarsi, nonostante le inchieste e i processi, nella nostra regione. La sentenza, che si pone in continuità con i processi AEMILIA e GRIMILDE, dimostra la capacità delle mafie di riorganizzarsi, di operare durante la pandemia (come più volte da noi denunciato), di stringere rapporti con un pezzo di imprenditorialità locale e di professionisti, disponibili a fare affari criminali.

Gli strumenti sono sempre gli stessi e sempre più evoluti (meccanismi di falsa fatturazione, apertura di centinaia di società che rapidamente vengono chiuse, evasione ed elusione fiscale), che alla fine si traducono nello sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, sottopagati, impediti nel rivendicare i loro diritti, in nero, in condizioni di insicurezza e precarietà. Questi sono gli stessi meccanismi presenti nella recente indagine “Radici”, in questo caso camorra, che spolpano le imprese sane e portano al licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori

È necessario maturare definitivamente l’idea che la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, la legalità, il contrasto all’evasione fiscale (piaga endemica del Paese), sono gli strumenti fondamentali di contrasto e prevenzione all’infiltrazione criminale e mafiosa. Occorre che vi sia piena consapevolezza che ancora una volta la società emiliano romagnola, le sue istituzioni, il mondo associativo ma anche i tanti imprenditori onesti, le associazioni dei professionisti (commercialisti, avvocati, consulenti, notai) e la politica, assumano il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie quale elemento prioritario e strutturale del loro agire quotidiano.

(CGIL Emilia-Romagna – CISL Emilia-Romagna – UIL Emilia-Romagna)

 


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