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Centrale unica degli acquisti di beni e servizi: nel 2022 in Emilia-Romagna il pubblico spende 233 milioni di euro in meno grazie a Intercent-ERPiù efficienza insieme alla conferma di un obiettivo: l’efficacia delle attività svolte. 233 milioni di risparmi di spesa realizzati nel 2022 dalle Pubbliche amministrazioni dell’Emilia-Romagna; oltre 1 miliardo e trecento milioni negli ultimi quattro anni (esattamente 1 miliardo e 339milioni), dal 2019 al 2022.

Un risultato raggiunto senza rinunciare alla qualità dei beni e dei sevizi acquistati, che ha contribuito a contenere le conseguenze economiche che prima la pandemia, poi la guerra e la crisi energetica quindi i mancati rimborsi statali per il Covid hanno avuto sui bilanci della Regione, degli Enti del territorio e in particolare del Servizio sanitario.

È quanto è riuscita a fare la Regione attraverso l’Agenzia Intercent-ER, la Centrale unica per gli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni attiva sulla gestione di gare e bandi da Piacenza a Rimini: numeri evidenziati nella consueta Relazione annuale approvata dalla Giunta regionale, che riguarda appunto l’attività dell’Agenzia nel 2022.

Standard alti, poiché le gare prevedono specifiche qualitative elevate e appropriate rispetto alle tipologie di utenti e il requisito qualità è sempre preponderante per la valutazione delle offerte. E una razionalizzazione della spesa ottenuta soprattutto grazie a una gestione pressoché centralizzata della spesa farmaceutica. Quella annua gestita attraverso le convenzioni quadro stipulate è stata superiore a 2,24 miliardi di euro, e la quota di beni e servizi acquistati dalle Aziende sanitarie regionali attraverso Intercent-ER ha raggiunto il 63% del totale (il 7% in più rispetto all’anno precedente).

“Senza arretrare sulla qualità, a partire dai servizi erogati in ambito sanitario, ci confermiamo ancora una volta una Regione capace di spendere bene, ma anche attenta a temi irrinunciabili come la sostenibilità e l’innovazione digitale- commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini -. Se il bilancio regionale, delle Aziende sanitarie e di tanti Enti locali ha tenuto, nonostante l’esorbitante aumento dei costi, è anche grazie all’attività di Intercent-ER. Non solo, perché grazie all’Agenzia, che abbiamo individuato come referente PNRR per gli appalti, nel 2022 siamo riusciti a indire la maggior parte delle procedure di gara degli interventi finanziati dal Piano, procedendo quindi speditamente rispetto alla tabella di marcia prevista. I risultati raggiunti- chiude Donini- sono molto superiori alle previsioni, anche grazie alla decisa crescita dell’adesione degli Enti Locali alle iniziative di Intercent-ER”.

Nel 2022 sono state più di 500 le Amministrazioni non sanitarie che, pur non essendo obbligate, hanno aderito alle convenzioni quadro stipulate dall’Agenzia, grazie a un’offerta di beni e servizi in continua crescita; il volume di acquisti ha superato i 280 milioni. Per quanto riguarda le Aziende sanitarie, in media hanno aderito ad oltre 40 convenzioni quadro regionali.

Anche sul fronte dell’e-procurement il 2022 è stato un anno positivo, con una decisa crescita sia delle Amministrazioni che hanno utilizzato il sistema per gli acquisti telematici dell’Emilia-Romagna (Sater), sia del numero e del valore delle procedure effettuate: 405 Amministrazioni hanno sottoscritto protocolli per l’utilizzo autonomo della piattaforma regionale, circa il 10% in più rispetto al 2021; e le gare che gli Enti hanno bandito autonomamente sul sistema hanno sviluppato un valore di quasi 3 miliardi di euro, con gli Enti Locali che si sono confermati i principali utilizzatori della piattaforma.

Non solo, perché la Regione Emilia-Romagna nell’ambito della dematerializzazione del ciclo degli approvvigionamenti si conferma come la più avanzata a livello nazionale e in linea con le migliori esperienze europee, riuscendo a mettere a disposizione di tutto il sistema pubblico nazionale i servizi per la trasmissione degli ordini elettronici sull’infrastruttura europea ‘Peppol’.

Virtuosa e digitale, dunque, ma anche sempre più green: l’impegno dell’Agenzia regionale profuso nell’inserimento di criteri di sostenibilità ambientale e sociale in un numero crescente di procedure di gara è stato nuovamente riconosciuto a livello nazionale, con il premio conferito all’Agenzia da Sda Bocconi School of Management “Valore Pubblico: la pubblica amministrazione che funziona” nella categoria “Sostenibilità”. Inoltre, grazie alle convenzioni verdi stipulate dall’Agenzia, si calcola che nel 2022 siano state emesse nell’ambiente circa 305mila tonnellate di anidride carbonica in meno: come se tutte le famiglie residenti nei Comuni di Modena e Parma avessero utilizzato energia a zero emissioni.


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