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Voleva solo fare un favore all’amico, proprietario di un terreno semi boschivo nelle colline matildiche che necessitava di una ripulitura dopo il “lock down”, ma l’improvvisato giardiniere, un 76enne residente nel capoluogo reggiano, dopo aver depositato i residui degli sfalci e delle potature in un grosso contenitore metallico vi appiccava il fuoco con l’intenzione di smaltirli. Purtroppo l’azione maldestra causava il propagarsi di un incendio per un area un migliaio di metri che attingeva per la maggior parte sterpaglie e alcuni esemplari arborei di Carpino, Roverella, Noce, Acacie E ciliegio selvatico.

Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia impediva l’ulteriore propagarsi del rogo con conseguenze ben più serie. Con i pompieri sopraggiungeva anche una pattuglia della stazione carabinieri forestali di Viano, allertata dal sistema di soccorso attivatosi subito dopo l’allarme, svolgendo i primi accertamenti. Nei giorni successivi, e dopo opportune verifiche, veniva identificato il 76enne abitante a Reggio Emilia il quale, messo innanzi alle proprie responsabilità, ammetteva la condotta imprudente. Lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva quindi deferito alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di incendio boschivo di origine colposa.

 


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