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Riaprono i termini per richiedere il contributo per l’acquisto di parrucche riservato a chi soffre delle forme gravi di alopecia areata. Lo ha deciso la Regione Emilia-Romagna dando così la possibilità a quanti non l’abbiano ancora fatto di poter presentare la domanda fino al 31 ottobre 2024.

Alla scadenza del bando (31 ottobre 2023) sono stati 97 i pazienti che hanno chiesto il contributo, un numero molto inferiore rispetto al fabbisogno potenziale stimato sul territorio regionale alla luce dell’incidenza del rischio di ammalarsi di alopecia in forma grave.

Riaprendo i termini per presentare la domanda la Regione, che ha messo complessivamente a disposizione 220mila euro, vuole favorire l’accesso al contributo per l’acquisto di una parrucca al maggior numero di pazienti che abbiano i requisiti. Il contributo, che non può superare la spesa realmente sostenuta, è di massimo 400 euro ed è destinato all’acquisto di una sola parrucca. Il riconoscimento del contributo è retroattivo, per cui possono fare richiesta anche coloro che hanno già acquistato una parrucca nel 2022 o nel corso 2023 e non abbiano già usufruito del contributo.

“Grazie alle risorse stanziate- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- abbiamo già aiutato quasi cento pazienti, ma non basta. Abbiamo così deciso di prorogare di un anno la scadenza per presentare la domanda di contributo in modo da ampliare l’accesso a questi dispositivi che spesso hanno costi molto elevati, come è stato già fatto per le pazienti oncologiche. Le parrucche sono presidi sanitari che migliorano le condizioni psicologiche e relazionali durante la malattia. Per questo vogliamo essere al fianco dei pazienti, per migliorare la loro qualità di vita”.

L’alopecia areata è una malattia autoimmune che causa l’improvvisa perdita a chiazze di peli e capelli, colpisce circa l’1% della popolazione, nelle forme più acute ha un andamento altalenante e imprevedibile e può durare per anni, arrivando a cronicizzarsi.

Di questa e di altre patologie del cuoio capelluto si è occupato ‘Capelli’, il podcast in sei puntate realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna e disponibile al link https://www.regione.emilia-romagna.it/podcast/capelli, oltre che sulle piattaforme Spreaker, Spotify.

Le risorse da assegnare

Dei 220mila euro stanziati dalla Regione ad oggi sono stati erogati 37.765,10 euro, il 17% delle risorse, per 97 pazienti. Dunque, restano 182.234,90 che saranno così ripartiti per Ausl: 42.100 euro alla Romagna, circa 34.700 a Bologna, 30.200 a Modena, 22.400 a Reggio Emilia, 21.250 a Parma, 14.400 circa a Ferrara, quasi 11mila a Piacenza, 6.200 a Imola.

Chi può fare domanda

Per avere diritto ad ottenere il contributo occorre in primo luogo essere residenti in Emilia-Romagna, poi avere un’età pari o superiore a 16 anni (quando le dimensioni del cranio sono stabili), infine essere affetti da alopecia areata in forma grave da almeno un anno, manifestata nelle seguenti condizioni: alopecia areata in chiazze multiple che interessa più del 40% del capo; alopecia totale che interessa l’intero cuoio capelluto; alopecia universale che interessa tutto il corpo.

Come presentare domanda

La domanda di contributo va presentata all’Ausl di Bologna, individuata come Azienda capofila per la raccolta e il riconoscimento delle domande per l’intera regione, indipendentemente dal luogo di residenza in regione. Sarà accettata esclusivamente se inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata parr.al@pec.ausl.bologna.it.

Il modulo, completo di marca da bollo, anche digitale, da 16 euro, dovrà essere corredato dalla copia della tessera sanitaria, dalla copia di un documento di identità valido del beneficiario finale (o dell’eventuale diverso soggetto richiedente per conto del beneficiario), da certificato rilasciato dal medico Specialista del SSN che attesti l’alopecia da almeno un anno e da ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente o della paziente beneficiari del contributo) posteriore alla data del 1^ gennaio 2022.


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