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All’Ospedale di Pavullo un videodermatoscopio per la diagnosi precoce dei tumori della pelle
Daniela Olezzi e Andrea Baggio del Servizio di Dermatologia e Chirurgia

Nuova importante donazione per l’Ambulatorio Dermatologico dell’Ospedale di Pavullo. È entrato infatti in funzione in questi giorni un videodermatoscopio di nuova generazione (modello Vidix 4.0) con camera leggera ad alta definizione, che consente di scansionare in modo dettagliato la struttura melanocitaria (‘pattern dermatoscopio’) e creare un archivio per la memorizzazione e comparazione delle immagini cliniche e dermatoscopiche. Lo strumento è stato donato da un imprenditore della montagna che ha voluto rimanere anonimo.

L’uso del videodermatoscopio può contribuire in maniera fondamentale all’individuazione di un tumore melanocitario. La diagnosi precoce, infatti, cambia la prognosi del paziente ottenendo una guarigione clinica mediante due soli atti chirurgici; risultato che, in caso contrario, sarebbe solamente parziale e non durevole.

 

Come funziona

La videodermatoscopia consiste nell’esecuzione di fotografie sulla struttura dermatoscopica di lesioni melanocitarie atipiche ritenute suscettibili di trasformazione, quindi degne di essere mappate e seguite nel tempo. Le fotografie vengono salvate nella cartella clinica del paziente ed associate ad adeguate foto macro (sulla corrispettiva area corporea) e rimangono a disposizione per ulteriori controlli futuri. Lo strumento rappresenta anche un ausilio diagnostico per tutta una serie di altri tumori di natura non melanocitaria (NMSC) permettendo, grazie all’alto ingrandimento e definizione, di valutare particolari casi atipici identificativi di una eventuale patologia, facilitando così diagnosi precoci ed adeguati follow up.

“Ringrazio di vero cuore l’imprenditore che ha arricchito l’ospedale di Pavullo e la montagna di questa donazione, che coniuga solidarietà, scienza e attenzione alla salute delle persone – afferma Daniela Olezzi, medico chirurgo del Servizio di Dermatologia e Chirurgia Dermatologica –. Grazie a nome della direzione e degli operatori sanitari più direttamente coinvolti. Grazie a nome di tutta la cittadinanza, che potrà godere di un’altra eccellenza, ma soprattutto grazie a nome dei tanti pazienti e delle loro famiglie che potranno beneficiare di questa nuova metodica diagnostica”.

“Grazie a questa donazione – conclude il direttore dell’Ospedale Gabriele Romani – il nostro ospedale si arricchisce di una strumentazione utile a tutti i cittadini del Frignano. Consentirà di incrementare la qualità del servizio assistenziale ai pazienti ed effettuare diagnosi precoce delle lesioni cutanee”.

 

 


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