Ora in onda:
____________

VILLAFRANCA PADOVANA (ITALPRESS) – Si chiama Ernesto Cruz Gonzales, ma in tutto il mondo, tra gli addetti ai lavori, è conosciuto anche come “El rey del maiz”. Con la sua azienda Atider, il celebre ingegnere agronomo messicano ha gestito milioni di ettari di coltivazioni in Sud America e anche con il governo cinese, sempre alla ricerca di nuovi record di produttività, tanto da essere stato invitato a partecipare al G20 per dare il suo contributo nello sviluppo di strategie e accordi per raggiungere la produttività agricola di cui il mondo avrà bisogno nel 2050 a seguito della crescita demografica prevista. Per una settimana Cruz è stato di casa nel padovano, ospite di Maschio Gaspardo, marchio a sua volta leader nel settore delle macchine agricole. Sognava di poter visitare l’azienda che ha sposato da sempre per i suoi record produttivi, perchè il suo segreto non sta nella genetica nelle piante – rigorosamente non OGM – ma proprio nella precisione millimetrica degli interventi sul campo, associati ad una straordinaria conoscenza della pianta e del terreno.
Un ospite così, quando passa lascia il segno. Per questo l’azienda ha pensato di promuovere un’occasione di crescita allargata, dato il particolare contesto economico e ambientale che stiamo vivendo, un mondo in cui la produzione alimentare è sempre più strategica anche in presenza di pesanti cambiamenti climatici. Non a caso sta finendo una delle estati con minor pioggia degli ultimi anni e non c’è solo l’Italia ad essere stretta nella morsa della siccità.
Questioni cruciali per il presente e il futuro dell’agricoltura, non solo della coltivazione del mais, alle quali ha cercato di dare delle risposte con una tavola rotonda, organizzata l’8 settembre in Villa Maschio a Villafranca Padovana, dal titolo “La produttività del mais e le nuove tecniche di coltivazione”, con la partecipazione di Ernesto Cruz e dei rappresentanti delle più rilevanti associazioni di settore, come Gianni dalla Bernardina, presidente CAI Agromec, Marco Speziali, contoterzista della provincia di Mantova, Stefano Gobbo, ricercatore di meccanica agraria del Tesaf dell’Università di Padova e Carlo Salvan vice presidente di Coldiretti Veneto.
Vari i temi affrontati durante l’incontro, nel quale sono state condivise le esperienze di altri Paesi. Si è parlato di tecniche agricole innovative e di come sia significativo il risparmio di risorse idriche che si può ottenere utilizzando le giuste attrezzature agricole in grado, ad esempio, di “rompere” il terreno in profondità, permettendo alle radici di attingere ad ulteriori risorse disponibili e dosando i nutrienti con una precisione millimetrica nei tempi e negli spazi della coltivazione.
La tavola rotonda era stata anticipata dalla formazione interna all’azienda, perchè il dialogo con i professionisti e le istituzioni del settore è fondamentale per favorire l’innovazione e consentire il trasferimento di conoscenze, tecnologie e competenze: un confronto che riduce le distanze tra azienda e utilizzatori finali per il massimo beneficio reciproco.
Tecnologia e orientamento al cliente sono infatti il driver di sviluppo dell’azienda padovana, con un focus particolare dedicato alla sostenibilità. La cura e l’attenzione nella progettazione delle attrezzature inizia da un’attenta analisi dei bisogni dell’agricoltore, che stanno evolvendo anche a seguito di un contesto reso più complicato dall’aumento dei costi di produzione, dal rincaro sensibile dei prezzi dei fertilizzanti e dell’energia.
“Confrontarsi con un esperto come l’ingegner Cruz è stata un’ottima occasione di crescita e formazione per noi, vista la sua straordinaria esperienza a livello mondiale in fatto di produttività – ha commentato Mirco Maschio, presidente di Maschio Gaspardo -. Abbiamo avuto l’opportunità di vederlo all’opera con le nostre attrezzature e di condividere conoscenze tecniche e agronomiche che saranno utili per essere ancora più vicini ai nostri clienti. Il mondo agricolo sta attraversando una fase molto complessa, tra l’aumento generale dei prezzi, il problema dell’energia e i cambiamenti climatici. Ecco perchè è fondamentale, per continuare ad essere competitivi ma anche rispettosi dell’ambiente, utilizzare tecniche sempre più innovative assieme ai migliori esperti al mondo”.
“Come ben sappiamo”, afferma Ernesto Cruz, “il cambiamento climatico sta avendo effetti disastrosi sull’ambiente che ci circonda. Noi dobbiamo rispondere a questa sfida aumentando la produttività agricola. Per fare questo, la soluzione è la tecnologia: agricoltura di precisione, blockchain e automatizzazione faranno la differenza nei prossimi 50 anni”.

– foto ufficio stampa Maschio Gaspardo –

(ITALPRESS).


Previous articleUk, è morta la Regina Elisabetta
Next articleCovid, da lunedì i nuovi vaccini bivalenti