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Agricoltura, artigianato, turismo: fra tradizione e futuro, le professioni che trovano nuova linfa in Appennino



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Agricoltura, artigianato, turismo: fra tradizione e futuro, le professioni che trovano nuova linfa in AppenninoLa montagna come fertile terreno di sviluppo di nuove opportunità professionali legate alla valorizzazione del territorio e delle sue specificità: guide ambientali, nuovi agricoltori, artigiane e artigiani, gestori di attività ricettive sono alcuni dei profili che negli ultimi anni stanno trovando nell’Appennino una casa ai loro progetti, trasformando una passione in opportunità concreta di lavoro.

“Professione Appennino: una montagna di opportunità”, in programma lunedì 27 ottobre alle 18.30 a BIS – Bologna Innovation Square (Piazza Liber Paradisus, 14) è l’appuntamento che chiude il ciclo di incontri “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” promosso da BIS Bologna Innovation Square, piattaforma di innovazione di Città metropolitana e Comune di Bologna, nell’ambito delle attività di valorizzazione dell’Appennino bolognese portate avanti da BIS Appennino. Rivolto a studenti, famiglie, professionisti e lavoratori – con un’attenzione speciale ai profili ad alta specializzazione – intenzionati a trasferirsi sui nostri Appennini, l’incontro intende mostrare le opportunità del territorio per un futuro professionale che unisce sostenibilità, tradizione e innovazione, contribuendo alla vitalità dell’Appennino bolognese.

Le responsabili dello Sportello Imprenditoria di BIS Appennino Marina Kovari e Sara Donati dialogheranno con abitanti dell’Appennino coinvolti in vari settori: si parlerà di turismo con Marco Albertini, guida ambientale escursionistica, “ingegnere e camminatore”, come si descrive, della Cooperativa Madreselva (di cui Albertini è referente per il Settore Ambientale) che dal 2007 svolge attività di accompagnamento guidato, educazione ambientale e divulgazione scientifica per promuovere il territorio montano. Interverrà sul tema dell’agricoltura Francesco Penazzi, che assieme ad alcuni amici e colleghi ha dato vita al progetto Viticoltori Alto Appennino Emiliano a Rocca Corneta, ai piedi del Corno alle Scale, mettendo a dimora 4 ettari di vigna per sperimentarne il potenziale alle altitudini e temperature montane. Di ospitalità si discuterà con Ramona Ruggeri del Rifugio Acatù (Monzuno), lungo quella Via degli Dèi che in questi anni ha notevolmente visto aumentare il numero di camminatori e camminatrici: gestito dall’associazione Rifugi Solidali Appenninici APS, Acatù non è solo una locanda ma un luogo di aggregazione e di movimentazione sociale e culturale per la comunità locale. Infine l’intervento di Andrea Nalin, remote worker, vice Presidente di Indici Opponibili, studio che unisce creativi, designer e sviluppatori, e animatore della Cooperativa di Comunità Palens, nata per valorizzare le risorse territoriali e le tradizioni culturali della comunità che abita il territorio del fiume Limentra e del Comune di Grizzana Morandi.

Al termine dell’incontro un aperitivo coi vini dei Viticoltori Alto Appennino e il catering a cura di Piergiorgio Alla Baker con prodotti della montagna per salutare i partecipanti e dare appuntamento al 2026, con un nuovo ciclo di incontri.

Otto sono gli appuntamenti del ciclo “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia in programma tra Bologna (negli spazi di BIS Bologna Innovation Square, Piazza Liber Paradisus 14) e i Comuni montani fino a fine novembre, rivolti a studenti, famiglie, professionisti e lavoratori – con un’attenzione speciale ai profili ad alta specializzazione – intenzionati a trasferirsi sui nostri Appennini.

Tra momenti di dialogo e networking, tavole rotonde, formazione, workshop e visite sul territorio, gli incontri daranno una visione delle opportunità legate alla vita in Appennino, esplorando i temi legati al Vivere (servizi, welfare, casa), al Lavorare (talenti, imprese, opportunità, auto imprenditorialità), alla Cultura (ricerca artistica, rassegne culturali e rigenerazione di spazi) e al Benessere (turismo, benessere, ambiente e scoperta del territorio).

Il progetto “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” si inserisce nell’ambito delle politiche di valorizzazione del territorio montano, nel quadro dell’attività dello Sportello Vivere e lavorare in Appennino di BIS Bologna Innovation Square, che quotidianamente offre un servizio di promozione e supporto alla nuova residenzialità e allo sviluppo sostenibile nel territorio montano, sia con uno sportello fisico attualmente attivo nel Comune di Castiglione dei Pepoli e in procinto di trasferirsi nella sede del Centro di Ricerche ENEA del Brasimone, sia attraverso incontri online o in presenza.

“Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” è gestito dalla Città metropolitana di Bologna nell’ambito del progetto “Rete Metropolitana per la Conoscenza La Grande Bologna” inserito nella linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’iniziativa si inscrive inoltre nel perimetro più ampio delle attività portate avanti dalla Città metropolitana di Bologna ed è supportata dal dialogo con progetti in essere quali “Insieme per il lavoro”, “Progetti di Impresa”, “Bologna for Talent” e dalle opportunità relative ai diversi bandi che hanno coinvolto in questi anni il nostro Appennino.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.bolognainnovationsquare.it

 


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