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MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di A2A ha approvato l’aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 che rinnova l’impegno del Gruppo verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettivi comunitari. Un piano che conferma 16 miliardi di investimenti, ma a differenza della prima versione li destina tutti all’Italia. L’aggiornamento del Piano 2021-2030 conferma inoltre economia circolare e transizione energetica come pilastri della strategia di A2A. Restano invariati gli obiettivi di investimento del primo Piano decennale presentato a gennaio 2021, con una loro rimodulazione focalizzata sullo sviluppo nei business distintivi del mercato domestico prevalentemente attraverso crescita organica. Nei primi due anni del Piano decennale sono stati realizzati investimenti infrastrutturali per il Paese pari a 3,5 miliardi di euro. L’aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 prevede un Ebitda in crescita da 1,4 miliardi di euro del 2021 a 1,45-1,50 miliardi nel 2022 a 2,1 miliardi nel 2026 a 2,6 miliardi al 2030, in linea con il primo Piano strategico annunciato ai mercati nel gennaio 2021.
Oltre il 40% dell’Ebitda sia al 2026 che al 2030 è regolato o contrattualizzato, ossia caratterizzato da bassa volatilità; per il restante 60% circa, composto principalmente dai margini relativi alla generazione elettrica, all’energy retail e agli impianti di trattamento rifiuti non regolati, la rischiosità è mitigata dall’hedging offerto dalla diversificazione delle fonti di generazione di elettricità, dalla base clienti consolidata e dalla posizione di leadership nel settore del trattamento dei rifiuti in un mercato sottodimensionato dal punto di vista impiantistico. Dei 16 miliardi complessivi di investimenti, circa 5 miliardi sono relativi all’economia circolare, con focus ai WtE (36%), al business del teleriscaldamento (19%) e alle bioenergie e Forsu (12%). I restanti 11 miliardi sono destinati alla transizione energetica, focalizzati specialmente nella realizzazione di impianti rinnovabili (35%), reti di distribuzione (30%) e interventi a garanzia della maggiore flessibilità elettrica (12%). Un contesto geopolitico ed economico complesso e uno scenario energetico volatile hanno caratterizzato il 2022, con il prezzo dell’energia elettrica ha raggiunto picchi mai verificati in passato toccando i 700 euro/MWh lo scorso agosto, l’inflazione in area Euro ha subito un’impennata raggiungendo il 10% a luglio ed il tasso di interesse Euribor a 12 mesi ha oltrepassato il 2% a settembre. Se da un lato il quadro delineato ha generato grande incertezza economica, d’altra parte ha reso ancora più attuali gli asset di crescita del Piano di A2a.
In Italia si è assistito nei mesi scorsi a un rinnovato impegno nel supportare la realizzazione di impianti volti a contribuire all’indipendenza energetica del Paese, ad esempio con l’adozione di procedure più snelle per lo sviluppo di impianti fotovoltaici fino a 20 MW, con il modello unico semplificato per installazione di fotovoltaico sugli edifici e con incentivi fino al 40% in conto capitale per la produzione di biometano. La forte attenzione all’autonomia energetica spinge a massimizzare la valorizzazione delle risorse disponibili sul territorio per sbloccare il potenziale delle fonti rinnovabili in Italia in coerenza con le principali linee di sviluppo del Gruppo. L’incerto contesto economico e gli impatti generati hanno reso opportuno un aggiornamento dei prossimi anni di Piano in ottica prudenziale e con un maggior focus sulla gestione dei rischi derivanti dal mutato contesto, rimodulando gli investimenti, mantenendo invariati gli obiettivi sui 10 anni (16 miliardi di euro cumulati fra il 2021 ed il 2030 in linea con il primo Piano decennale). L’aggiornamento del Piano 2021- 2030, in continuità strategica con la versione precedente, conferma l’economia circolare e la transizione energetica quali pilastri dell’evoluzione di A2A, seguendo un approccio più selettivo sugli investimenti, focalizzato sui business distintivi e sul mercato domestico e con una maggiore crescita organica.
L’adozione di un approccio flessibile su investimenti e indicatori economico finanziari sarà fondamentale per garantire stabilità al Gruppo. L’ampia disponibilità di fonti di energia rinnovabile e la necessità di colmare il gap impiantistico nel trattamento e valorizzazione dei rifiuti rappresentano oggi più che mai grandi opportunità per il Paese e il punto cardine della strategia di A2A. Sul fronte dell’Economia Circolare, A2A ha già investito oltre 1 miliardo di euro nel biennio ’21-’22 e prevede a Piano investimenti complessivi pari a circa 5 miliardi di euro, focalizzandosi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, sul recupero di materia, energia e calore e sullo sviluppo delle bioenergie, conseguendo un Ebitda di 0,8 miliardi di euro al 2030. Con l’aggiornamento del Piano, il Gruppo accrescerà la capacità di trattamento e valorizzazione dei rifiuti consolidando il ruolo di leader nel Waste- to-Energy e un posizionamento rilevante nel segmento del mercato del biometano. Grazie ai propri investimenti, A2A disporrà nel 2030 di impianti in grado di produrre 1,9 TWh di energia termica destinata al teleriscaldamento, 2,5 TWh di energia elettrica, e di impianti di trattamento di rifiuti organici e scarti agroalimentari per produrre 170 Mmc di biometano. Facendo leva sulla leadership del Gruppo nell’ambito dell’economia circolare, A2A lancerà il business di riciclo delle batterie al litio.
Grazie a questo nuovo business, A2A sarà in grado di trattare circa 10 kton di batterie ogni anno. Il piano di A2A per la Transizione Energetica prevede investimenti complessivi pari a circa 11 miliardi di euro, prevalentemente focalizzati sullo sviluppo delle energie rinnovabili, flessibilità ed elettrificazione dei consumi, con un Ebitda obiettivo al 2030 pari a circa 1,7 miliardi di euro. Gli oltre 2 miliardi di euro già investiti nel primo biennio di Piano hanno consentito ad A2A di rafforzare la propria posizione nel campo della generazione da fonti rinnovabili consolidando una piattaforma per lo sviluppo greenfield successivo. Entro il 2030, il Piano mira a costruire un portafoglio da 5 GW tra idroelettrico, solare ed eolico, in grado di produrre circa 9 TWh di energia green. “In questi due anni il Gruppo ha dimostrato la capacità di attuare il Piano presentato a gennaio 2021. Siamo stati in grado di raggiungere in anticipo gli obiettivi prefissati, realizzando infrastrutture e impianti industriali, attraverso la crescita interna e cogliendo opportunità di acquisizioni”, afferma Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. “Il 2022 è stato caratterizzato da un quadro geopolitico ed economico complesso e da uno scenario energetico volatile: alla luce di questo contesto, abbiamo deciso di adeguare il nostro Piano per continuare a garantire la solidità del Gruppo e affrontare le nuove sfide che ci attendono. Gli investimenti sono stati aggiornati, privilegiando la crescita organica nel mercato domestico e confermando Economia Circolare e Transizione Energetica come pilastri della strategia di A2A”, aggiunge.

– foto Gsl / Italpress –

(ITALPRESS).


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