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Sempre e per sempre: Toano cammina per Giorgia



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Sempre e per sempre: Toano cammina per GiorgiaC’era il sole più bello, quello che illumina le montagne e le rende maestose. C’erano i sentieri pieni di passi e di respiro, la fatica che diventava abbraccio collettivo, il ricordo che si trasformava in futuro. C’erano soprattutto 650 persone, arrivate da ogni parte, per camminare insieme in memoria di Giorgia Basinghi, una giovane donna di Toano, aveva 24 anni, madre di Irene e moglie di Roberto, che ha affrontato con grande coraggio un sarcoma raro e aggressivo.

La prima edizione della camminata “Gio – Sempre e per sempre” è stata un successo che ha superato ogni attesa: 13.000 euro raccolti e donati alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, per dare forza concreta alla ricerca contro il sarcoma. Ma i numeri, seppur straordinari, non bastano a raccontare l’intensità della giornata.

Ha parlato il padre, con la voce rotta ma fiera. Ha parlato il marito Roberto, che ha trasformato il dolore in impegno. Poi sono state le parole delle dottoresse a stringere i cuori: Ivana Algeri, ginecologa dell’ospedale di Sassuolo; Valentina Zanolli, psicologa dello stesso ospedale; Eleonora Molinaro, oncologa; e Valentina Chiappa, ginecologa dell’Istituto dei Tumori di Milano. Nelle loro voci c’era la competenza della scienza, ma anche l’umanità che Giorgia aveva saputo accendere in chi l’ha incontrata.

La ginecologa Ivana Algeri ha aperto con commozione: «Oggi non parliamo di malattie, ma di vita. È il compleanno di Giorgia e il sole sembra un segno: lei dall’alto ci guarda. Per noi la sua famiglia è stata un insegnamento: con il rispetto, l’educazione e la cura che hanno avuto anche verso di noi. Giorgia per noi è stata una leonessa adottata fino alla fine».

La dottoressa Eleonora Molinaro ha parlato con la voce rotta dall’emozione: «Ho avuto il privilegio di prendere per mano Giorgia e guidarla in un tratto del suo cammino, purtroppo l’ultimo. Lei mi ha insegnato che curare non è solo prescrivere una terapia, ma esserci, superare il confine della scrivania, restare accanto alla persona. Quello che ho potuto fare per lei è stato regalarle del tempo, il tempo con i suoi cari e soprattutto con la sua bambina. È per questo che la ricerca non deve fermarsi mai: spero un giorno di rimanere disoccupata, perché significherebbe che avremo vinto anche per Giorgia».

La psicologa Valentina Zanolli ha ricordato la forza dei legami e della bellezza: «Quando penso a Giorgia mi vengono in mente i suoi occhi e la parola bellezza, non estetica ma bellezza pura, fatta di relazioni e affetti. Oggi siamo in 650: i suoi legami si sono espansi all’ennesima potenza. C’è un cartone che amo, Coco, che racconta che le persone muoiono due volte: la prima quando il corpo si spegne, la seconda quando nessuno le ricorda più. Oggi siamo qui per dire a Giorgia che non è un ricordo lontano, ma una presenza che continua a muoverci».

Infine la ginecologa Valentina Chiappa ha ricordato il sorriso di Giorgia anche nei momenti più difficili: «Le difficoltà della malattia sono arrivate poco dopo la grande gioia della maternità, ma anche nei giorni più bui non mancavano mai un sorriso o una battuta. È stato un onore condividere con lei quel percorso, ed è un onore oggi essere qui con la mia famiglia, in una comunità che ha saputo trasformare il dolore in speranza».

Il percorso, immerso nella natura e baciato da una giornata luminosa, è stato reso possibile dal lavoro instancabile di decine di volontari, guidati dalla Pro Loco di Toano, che come sempre ha saputo trasformare l’impegno in calore. A loro si deve anche l’abbondante e curato rinfresco che ha accolto i camminatori al termine dell’escursione. Non è mancata la sorpresa più dolce: la torta tricolore, la preferita di Giorgia, preparata con amore dalla nonna.

In mezzo a tutto questo, due grandi occhi curiosi osservavano la scena: quelli della piccola Irene, la figlia di Giorgia, che guardava la folla un po’ triste e un po’ felice. Perché questa è stata la vera magia della giornata: la capacità di unire lacrime e sorrisi, mancanza e presenza, dolore e speranza. Era lei, senza saperlo, a dare il senso più profondo a quella giornata: la vita che continua, nutrita dall’amore che Giorgia ha lasciato.

Sono centinaia i piccoli aneddoti che si potrebbero raccontare di questa giornata speciale, tutti legati da un filo invisibile: l’amore che Giorgia ha lasciato e che ora continua a generare gesti, passi, incontri. Un amore che ha reso il 21 settembre, giorno del suo compleanno, non solo un giorno di memoria, ma un nuovo inizio.

La famiglia desidera esprimere una profonda e sincera riconoscenza a tutti i volontari, ai partecipanti e alla Pro Loco di Toano, che con dedizione, cuore e impegno hanno reso possibile una giornata indimenticabile, trasformando il ricordo in speranza e la memoria in futuro.

A Toano, camminare è diventato ricordare, condividere, costruire. Sempre e per sempre.


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