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Sassuolo: con un coccio di vetro minaccia prima il titolare di una pizzeria, poi i carabinieri



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Sassuolo: con un coccio di vetro minaccia prima il titolare di una pizzeria, poi i carabinieriNella notte tra domenica e lunedì, davanti ad una conosciuta pizzeria di via Panaro a Sassuolo, un uomo 29enne di origini marocchine ha cominciato a dare in escandescenze con il titolare dell’esercizio, pretendendo di asportare due bottiglie di birra senza pagare. Al diniego, il ragazzo, evidentemente già in stato di agitazione per probabile abuso di sostanze alcoliche, ha cominciato a minacciare il gestore che a quel punto si è visto costretto a richiedere l’intervento dei Carabinieri.

In pochi minuti, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia sassolese giunto sul posto, si è imbattuto nel giovane esagitato che, alla vista dei militari, ha cominciato a minacciarli brandendo il collo di una bottiglia rotta. La tensione è salita in pochi secondi quando, con il medesimo coccio di vetro, lo straniero si è anche praticato dei tagli su di un braccio, indirizzando poi l’oggetto tagliente ed insanguinato in direzione dei militari. È stato quindi necessario azionare la pistola taser come deterrente, per convincere il giovane a desistere, pena l’utilizzo dell’arma.

Arrestato e trattenuto negli uffici del Comando, questa mattina il 29enne è stato condotto dinanzi al Giudice competente per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Modena. In sede di convalida, sull’accusa per resistenza aggravata dalla minaccia dell’uso di un’arma – per l’appunto il coccio di vetro utilizzato anche contro se stesso – il giovane non ha inteso fornire dichiarazioni, dichiarando di non ricordare nulla a causa del suo stato di ubriachezza. Il Giudice, all’esito del giudizio, ha comminato allo straniero la misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, ossia di firma presso la caserma dei Carabinieri di Sassuolo.

Il giovane marocchino non è nuovo ad episodi di autolesionismo, al punto che, il 20 aprile scorso (giorno di Pasqua), la Stazione Carabinieri di Sassuolo, dopo averlo rintracciato sulla pubblica via sanguinante ed in stato di fortissima agitazione – impedendogli di praticarsi ulteriori tagli sul corpo – lo aveva avviato ad Accertamento Sanitario Obbligatorio, con l’intervento del Medico di Guardia del presidio sanitario sassolese, all’esito del quale, il giovane era stato dimesso senza ulteriori provvedimenti dall’Ospedale Civile di Baggiovara.

 


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