Ieri intorno alle 2:00 del mattino è giunta alla linea del 113 la chiamata da parte di una donna residente in zona Canali a Reggio Emilia, che segnalava la presenza di un uomo molesto che insisteva per entrare nella propria casa. Giunti immediatamente sul posto gli operatori delle Volanti identificavano la donna, una 41enne, e individuavano e fermavano l’uomo, un 30enne residente a Campegine, in evidente stato di alterazione psico-fisico dovuto all’abuso di sostanze alcoliche.
La donna affermava di avere trascorso insieme all’uomo la serata, ma che quest’ultimo si era mostrato molesto. La donna gli aveva chiesto di allontanarsi ma il 30enne aveva insistito per entrare in casa. Gli operatori delle Volanti convincevano l’uomo ad allontanarsi e, dopo aver accertato che la stessa non avesse bisogno di assistenza medico-sanitaria, la invitavano a ricontattare la linea di emergenza del 113 se si fosse ripresentato. Tuttavia, sostavano fuori dalla casa della donna per il tempo necessario ad accertarsi che si fosse effettivamente allontanato.
Dopo nemmeno un’ora una pattuglia delle Volanti tornava presso l’indirizzo della donna poiché il 30enne si era ripresentato bussando insistentemente al campanello e chiedendo di entrare, ma all’arrivo della Volante l’uomo si era già allontanato.
Nello stesso frangente, un’altra pattuglia delle Volanti transitando in zona, notava una Fiat Punto di colore bianco che compieva manovre azzardate e pericolose. Attivava quindi i dispositivi luminosi e sonori di segnalazione al fine di fermare l’autovettura e procedere al controllo, ma l’autista si dava a precipitosa fuga. Dal controllo della targa dell’auto si accertava che il veicolo era intestato al 30enne resosi responsabile della condotta molesta in zona Canali.
La Fiat Punto percorreva diverse vie della città, giungendo poi in via Inghilterra e via Gorizia, effettuava un’inversione contromano in rotonda. Anche le altre pattuglie delle Volanti arrivavano sul posto cercando di intercettare l’autovettura in fuga, e successivamente anche una pattuglia della radiomobile dell’Arma dei Carabinieri si metteva all’inseguimento.
L’auto, dopo aver imboccato via Inghilterra, effettuava nuovamente un’inversione imboccando via Chopin e, giunta alla rotonda con via Keplero/via Dalmazia, ritornava in direzione via Gorizia. Nel tragitto di ritorno, alla rotonda Via Keplero/Via Dalmazia una pattuglia delle Volanti, provava nuovamente ad intimare l’alt al veicolo in fuga, ma l’autista, noncurante, non solo continuava la sua corsa, ma – compiendo una manovra per aggiustare la direzione – accelerava e si dirigeva verso gli operatori per cercare di colpirli. Non riusciva nel suo intento solo per merito delle manovre evasive messe in atto dagli operatori che riuscivano a togliersi in tempo dalla traiettoria.
La Fiat Punto riprendeva la sua fuga cercando di distanziare la Volante posta al suo inseguimento e continuava la sua andatura pericolosa concretizzando così un serio pericolo per gli altri utenti che si vedevano costretti a delle manovre improvvisate e difficili al fine di evitare un impatto con l’auto in fuga.
Giunta alla rotonda di Calerno, la Punto imboccava via Mons. O. A. Romero, via Bertona, via Cocconi per poi arrivare nel centro di Campegine, mantenendo la sua pericolosa andatura.
Dopo aver vagato nel centro cittadino, vistosi chiuso dalle pattuglie presenti, imboccava una strada che terminava nella zona industriale di Campegine dove si era posizionata una pattuglia dei Carabinieri del NORM di Reggio Emilia. Nonostante la loro presenza, la Fiat Punto continuava la sua marcia dirigendosi verso i due militari costringendoli così a spostarsi dalla sua traiettoria per non essere investiti.
Intorno alle 4:00, dopo più di 50 minuti di inseguimento, una delle Volanti, al fine di arrestare la corsa del veicolo in fuga, attivava uno sbarramento di sicurezza con i sistemi sonori e visivi in dotazione in funzione. L’uomo alla guida del veicolo tentava nuovamente di eludere il blocco e investire gli operatori di Polizia, tuttavia la manovra elusiva lo costringeva ad oltrepassare il confine della strada e terminare la sua folle corsa nel campo adiacente.
Terminata la corsa, si provava a far uscire dal veicolo l’autista che però si aggrappava al volante rifiutando di uscire e reagiva all’arresto scalciando in direzione dei presenti e mettendo in atto atteggiamenti aggressivi. Una volta fatto uscire dal veicolo si verificava che l’uomo alla guida era il 30enne che aveva posto in essere la condotta molesta in zona Canali.
Sebbene non vi fossero evidenti lesioni per l’uomo alla guida, è stato richiesto l’intervento dei sanitari che lo hanno trasportato in Pronto Soccorso per i controlli di routine. Al termine dei necessari accertamenti, il 30enne, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, nonché per porto di armi e/o oggetti atti ad offendere, è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato continuato (artt. 575 – 576 nr.5 bis – 56 – 81 c.p.) e resistenza a P.U. (art. 337 e 583 quater c.p.) e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di giudizio.
E’ stato inoltre denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di danneggiamento aggravato (artt. 635 e 625 nr. 7 c.p.).