Ora in onda:
____________

Arrivano da Genova, dalla Sicilia, dalle Valle d’Aosta: sono i primi otto corsisti del Centro Addestramento Nazionale SAPR (Sistemi di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, comunemente chiamati droni) voluto dal Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana a Monzuno, nell’Appennino bolognese. Qui si svolgeranno le prove pratiche che affiancheranno ovviamente i momenti di formazione teorica.

La Croce Rossa infatti è il primo ente in Italia a dotarsi di una propria scuola di volo certificata per pilota di droni, nata per standardizzare l’addestramento per tutto il personale della CRI. L’obiettivo è quello di disporre su flotta e personale altamente qualificato da utilizzare in situazioni di emergenza per ricerca, soccorso e attività nell’ambito del Sistema di Protezione Civile e per operazioni critiche. Tutti quei casi non convenzionali, insomma, in cui un’ambulanza non basta e in cui la tecnologia dei droni può essere di grande aiuto. Al termine dei corsi, rivolti a volontari e dipendenti CRI, sarà rilasciato l’attestato ENAC che abilita al pilotaggio di droni in operazioni critiche e scenari operativi.

I primi corsisti si fermeranno a Monzuno una settimana, svolgendo il loro addestramento presso il campo sportivo comunale. Il Comune di Monzuno infatti nel 2018 ha stipulato una convenzione con CRI con la quale le concede l’uso del campo di calcio, degli spogliatoi e del terreno circostante. La Croce Rossa usa gli spazi per la formazione di unità cinofile e, appunto, per l’addestramento dei piloti di droni, e in cambio ne cura la manutezione ordinaria e la pulizia e si impegna a concederla a sua volte alle associazioni sportive su richiesta del Comune.

«Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto» spiega il sindaco Bruno Pasquini «perché da un lato le due squadre sportive di Monzuno possono contare su un impianto cui viene prestata la dovuta manutenzione, dall’altro i corsi della Croce Rossa portano persone da tutta Italia ad alloggiare da noi e a scoprire le bellezze del nostro territorio».

Responsabile della Sezione Droni della CRI è Luca Bernardi, che spiega come da novembre si sia lavorato per arrivare all’attuazione di questo progetto per il quale occorre ringraziare per l’impegno, anche economico, il Comitato di Bologna. L’accoglienza a Monzuno è stata calorosa, in tanti vengono a vedere i droni volare e persino alcuni camminatori della Via degli Dei si sono fermati incuriositi.

«Questa iniziativa è la dimostrazione che quando enti e associazioni operano in sinergia si dà valore aggiunto a tutto il territorio» aggiunge Marco Migliorini, presidente del Comitato di Bologna della CRI «quello di Monzuno si candida a diventare un centro di formazione nazionale per la protezione civile, sia per la Croce Rossa e sia per chi vorrà impegnarsi con noi in questo settore».


Previous articleScuola. Si riparte: lunedì 14 settembre il ritorno in classe in Emilia-Romagna
Next articleOperazione congiunta di Polizia Locale e Carabinieri a Maranello